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Calcio Sociale a Montevarchi

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Calcio Sociale a Montevarchi

Montevarchi – Si è svolto nel fine settimana a Montevarchi un torneo nazionale di calcio sociale tra le squadre della città aretina, del quartiere di Corviale di Roma e di Scampia di Napoli che ha portato anche ad un vero e proprio gemellaggio tra le tre città, le uniche, insieme al quartiere di S. Elia di Cagliari a svolgere dei tornei di calcio sociale. E’ stato anche il modo per celebrare il primo anniversario del calcio sociale a Montevarchi. Cerchiamo di capire cos’è in concreto questo nuovo sport, nato da pochi anni con l’intento di valorizzare l’accoglienza, il rispetto della diversità, la crescita integrale della persona e la particolare attenzione verso gli ultimi come basi di ogni scelta e di ogni azione. Il calcio sociale opera da sei anni nei contesti giovanili con un numero sempre crescente di utenti, bisognosi oggi come non mai di un punto di riferimento che proponga una valida alternativa a quella mancanza di valori che oggi sembra caratterizzare la nostra società. Oggi le attività societarie coinvolgono oltre 400 tesserati di tutte le età: uomini e donne, ragazzi e ragazze, giovani con disabilità ecc. I principi e i valori di cui calcio sociale si fa promotrice si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita, creando così le basi per promuovere i valori dell'accoglienza, del rispetto delle diversità, la corretta crescita della persona e un sano rapporto con la società. Ogni iniziativa promossa dal calcio sociale ha uno scopo prettamente pedagogico, di alto spessore qualitativo con l’obiettivo di porre l’attenzione sulle capacità, e non sugli handicap presenti nei soggetti considerati difficili. Già alcune delle regole fanno intuire la particolarità di questo nuovo sport. Gli arbitri degli incontri sono i rispettivi capitani delle squadre; le squadre vengono decise per sorteggio in base ai coefficienti di bravura dei giocatori, in modo da formare gruppi equilibrati. Il calcio di rigore viene tirato dal giocatore con il coefficiente più basso; tutti i giocatori devono giocare e ogni 5’ avviene una sostituzione a rotazione. Possono giocare tutte le persone da 10 a 90 anni, donne, disabili. A Montevarchi il calcio sociale nasce un anno fa con circa 15 partecipanti. A fine stagione le persone praticanti sono oltre 30. Dopo la ripresa a settembre oggi sono circa 40 i praticanti con 8 donne. Sono state formate ad oggi 5 squadre. Tutti i partecipanti si ritrovano al centro sociale del Giglio ogni mercoledì; alle 7 si svolge la prima partita, alle 8 la seconda mentre una squadra a rotazione prepara la cena per tutti. Per chi volesse provare quest’esperienza basta presentarsi il mercoledì prima delle gare, oppure telefonare al numero 335.5937121. Presidente del calcio sociale a Montevarchi è Cristina Rossi, mentre coordinatori sono Maurizio Fabbri e Mirio Butti.