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Caldo: in aumento le chiamate al 118. Pronto soccorso preso d’assalto

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Caldo: in aumento le chiamate al 118. Pronto soccorso preso d’assalto

AREZZO – Il caldo di questi giorni sta mettendo a dura prova la nostra salute e soprattutto quella degli anziani. Le temperature elevate, associate all'afa ed all'umidità stanno facendo aumentare i casi di malore: persone con problemi cardiocircolatori e respiratori, più di ogni altro. Ed è così che mentre aumentano le chiamate al 118, i Pronto soccorso sono presi letteralmente d'assalto, specialmente in alcune fasce orarie.

"Nell'ultima settimana – ci dice Massimo Mandò, direttore del servizio 118 – abbiamo registrato un aumento complessivo delle chiamate che si aggira intorno al 15%. Tra le varie tipologie di richieste di soccorso, da segnalare un aumento significativo di interventi per traumi da malori a domicilio, cioè persone che si sono sentite male mentre erano in casa e che sono cadute."

Contemporaneamente, a due passi dalla centrale 118 del San Donato, aumentano gli accessi al pronto soccorso ed i ricoveri. "Da più di una settimana – afferma il direttore del pronto soccorso Giovanni Iannelli – registriamo afflussi superiori alla media. Nella giornata di ieri (lunedi) abbiamo avuto ben 232 accessi, contro una media giornaliera di 170/180. A fronte di questo afflusso, il problema maggiore è dato dal fatto che questi accessi non sono distribuiti in modo uniforme durante la giornata, ma si concentrano in particolari fasce orarie (dalle 10,00 alle 11,00 al mattino e intorno alle 16,00 nel pomeriggio), creando una sorta di "intasamento" che è poi difficile sbloccare. Per capire di che cosa stiamo parlando – aggiunge ancora Iannelli – è sufficiente pensare che lunedi mattina, dalle 9 alle 11, abbiamo accettato oltre 50 persone e che mentre eravamo impegnati in questa situazione, ne sono giunte altre 30 nelle due ore successive. Poi, a seguire, c'è stato un nuovo picco tra le 16 e le 17, con un'altra trentina di accessi. E' evidente – conclude Iannelli – che tutto questo determina una situazione difficile per tutti: in primo luogo per i cittadini che ricorrono alle cure del pronto soccorso e che spesso sono costretti a lunghe attese, ma anche per gli operatori sanitari. Medici ed infermieri, infatti, sono chiamati ad un surplus lavorativo di non poco conto, in una situazione non semplice anche dal punto di vista ambientale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che da alcuni giorni è stato aperto il cantiere per la realizzazione del nuovo pronto soccorso e che, conseguentemente, si sono ulteriormente ristretti gli spazi a disposizione".

Va anche detto che a questi numeri, sicuramente elevati, non sempre corrispondono situazioni di effettiva urgenza e che, in molti casi, potrebbero trovare una adeguata risposta nella capillare rete ambulatoriale dei medici di medicina generale. Analizzando le statistiche fornite dal pronto soccorso, infatti, emerge che nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a patologie lievi, classificate attraverso i così detti codici verdi, bianchi ed azzurri: 176, nel complesso quelli registrati lunedi. La maggior parte di questi è giunta al pronto soccorso con un mezzo proprio o accompagnata da parenti ed amici.

Cinquantacinque, invece, sono stati i codici gialli, quelli più gravi, quasi tutti arrivati in ambulanza. Diciassette i ricoveri effettuati nella giornata. Tra questi, accanto ai classici traumi, troviamo sopratutto persone con problemi cardiocircolatori e respiratori.