Home Attualità Caso Claps, si attende l’esito dell’autopsia

Caso Claps, si attende l’esito dell’autopsia

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POTENZA – E' attesa in questi giorni, probabilmente già oggi, la conclusione degli accertamenti medico legali dopo l'autopsia sul corpo di Elisa Claps con la consegna della relazione alla magistratura di Salerno. L'autopsia è stata effettuata dall'anatomo-patologo Francesco Introna, insieme all'equipe dell'istituto di medicina legale di Bari.

Introna ha tempo fino al 23 aprile, cioè 30 giorni dall'autopsia effettuata il 23 marzo, per consegnare i risultati ma sin dall'inizio si è capito che i tempi sarebbero stati più brevi. L'autopsia deve rispondere ai quesiti posti dai magistrati della Dda di Salerno (l'inchiesta ora è sul tavolo della Procura generale) e cioè come Elisa Claps è stata uccisa e se c'è stata violenza sessuale. Per l'omicidio della ragazza potentina l'unico indagato è Danilo Restivo.
Dal giorno del ritrovamento ufficiale del corpo le indagini non hanno avuto soste con sopralluoghi continui nella chiesa e con la rilettura di tutti gli atti di questa lunga vicenda iniziata quasi 17 anni fa. Negli ambienti investigativi è stato impresso un fortissimo impulso ed un ulteriore colpo di acceleratore sarà dato non appena arriverà l'esito delle attività medico-legali.
Intanto, un folto gruppo di cittadini di Potenza ha avviato due iniziative parallele, una petizione ed un gruppo su Facebook, per chiedere di sconsacrare la chiesa della Santissima Trinità dove il 17 marzo, ma probabilmente anche un mese e mezzo prima, è stato scoperto il corpo di Elisa Claps, scomparsa all'età di 16 anni il 12 settembre del 1993. Il cadavere era nel sottotetto della canonica.
Secondo i firmatari, che sono già circa 150, ''il ritrovamento del corpo di Elisa Claps rende questo tempio inadatto a continuare a svolgere la funzione di 'luogo di culto', ciò indipendentemente dalle responsabilità penali legate all'omicidio e all'occultamento del cadavere – che ci auguriamo saranno presto accertate – e indipendentemente dalle convinzioni etiche, morali e religiose di ciascuno dei firmatari''.
''Chiediamo pertanto all'Autorità Ecclesiastica – si legge nel testo della petizione – che la chiesa venga sconsacrata e i suoi spazi messi a disposizione della collettività per la creazione di una struttura polifunzionale di interesse nazionale – gestita da una Fondazione costituita ad hoc ed intitolata ad Elisa Claps – destinata ad attività strettamente correlate alla prevenzione del maltrattamento e dell'abuso sulle donne e sui minori''.

Articlolo scritto da: Adnkronos