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CGIL: ‘La scuola sfiducia il Governo dell’ignoranza’

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CGIL: ‘La scuola sfiducia il Governo dell’ignoranza’

Arezzo – 14 dicembre: in Parlamento si vota sulla fiducia a Berlusconi e nella scuola si sciopera. L’iniziativa è della Flc Cgil. L’astensione dal lavoro interesserà il personale docente, educativo, ATA e dirigente scolastico e sarà nella prima ora di lezione o di servizio in tutte le scuole di ogni ordine e grado e per la prima ora di attività educative nei convitti ed educandati. Il personale potrà scioperare, per un'ora, quando il proprio orario coincide con la prima ora di lezione o di attività educative dell'istituzione scolastica.
“In questo modo – commenta Alessandro Gabbrielli, Segretario provinciale Flc Cgil – prosegue la nostra mobilitazione per chiedere il ritiro dei tagli e una nuova politica di investimenti nei settori della conoscenza. Chiediamo vere riforme per la scuola e l'università, non tagli e riduzioni del diritto allo studio. E questo sarà possibile anche con serie politiche per il reclutamento del personale e non con la precarietà elevata a sistema. La ricerca deve essere considerata, come avviene in tutti i paesi evoluti, leva per lo sviluppo e non un ramo secco da potare. Chiediamo che sia riconosciuta dignità al lavoro, valorizzate le professionalità, ripristinato il diritto al contratto, garantite le elezioni delle RSU. E che non sia tolto il futuro alle nuove generazioni, che siano ascoltate le centinaia di migliaia di studenti che manifestano in modo civile e pacifico, che non cada nel vuoto la voce allarmata che viene dalle tante università occupate, dai tetti delle facoltà dove ricercatori, mondo accademico e della cultura stanno manifestando il loro dissenso. "Con la cultura non si mangia" è l'arrogante dichiarazione del Ministro dei tagli, ma senza cultura è più facile essere in balia della precarietà, in alcune zone del paese anche della criminalità organizzata. Senza cultura si arresta la mobilità sociale e, soprattutto, la cultura rende liberi. Il governo ne ha paura e per questo esprimiamo tutta la nostra sfiducia verso di loro e verso le loro politiche regressive, che rendono oscuro l'orizzonte del Paese, che ne minano la credibilità internazionale, precarizzano il nostro futuro”.

Articlolo scritto da: CGIL AREZZO