Home Attualità Chiesa e sport che passione, sempre più monsignori ‘atleti’ di Dio

Chiesa e sport che passione, sempre più monsignori ‘atleti’ di Dio

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ROMA – Monsignori dal 'fisico bestiale'. E non si fa tanto per dire dal momento che ci sono sempre piu' preti che, tra preghiere e impegni spirituali, decidono di ritemprarsi dandosi allo sport. "Un corpo ben allenato – sottolinea monsignor Claudio Paganini, referente ecclesiastico del Centro Sportivo Italiano – è una garanzia in più, anche di fede. E poi il 'mens sana in corpore sano' non è solo un detto".
Stanno già scaldando i muscoli i presuli sciatori – ci sarà pure un vescovo tra i partecipanti – che, dopodomani e martedì, prenderanno parte alle Olimpiadi invernali di sci 'Il Signore s(c)ia con voi' per preti che, giunte alla loro 11esima edizione, si svolgono in terra emiliana, a Sestola. NQui tra neve e preghiere, fervono gli allenamenti sulle piste che ospiteranno oltre sessanta preti provenienti da ogni parte dell'Italia pronti a darsi battaglia per tagliare il traguardo ed entrare nel palmares delle 'olimpiadi celesti'.
''Nessuno di noi è disposto a perdere – sorride padre Aronne Magni veterano delle 'piste nere' -. Siamo così bravi e accaniti che quando scendiamo in pista è meglio non sentirci. Ci scappa qualche licenza sciistica – scherza – ma scorrettezze fuori e dentro la pista mai. Abbiamo una disciplina di ferro". Al Passo del Lupo si svolgono gli allenamenti che prenderanno il via già dalle prime ore del mattino. Ci sarà anche un vescovo tra i concorrenti sciatori. Si tratta del titolare della diocesi di Fidenza, monsignor Carlo Mazza. Con lui ci sarà una preghiera collettiva pre-gara ''per scongiurare gli infortuni", dice monsignor Paganini. Don Aronne è soprattutto preoccupato per la fama di buon sciatore che ha conquistato nel tempo il monsignore. "E' da tanto tempo che va sugli sci – spiega il prelato preoccupato -. E' magrissimo e va come il vento".
Praticamente il papabile alla vittoria? "Non è ancora detto – mette le mani avanti -. I comaschi vanno come il diavolo e i piemontesi vogliono vincere a tutti i costi". Si parla però di un superfavorito. Si tratta di don Nicolò Anselmi, della Cei, una sorta di Gustav Thoeni della Chiesa che ha già vinto tre competizioni. "In effetti – ammette monsignor Paganini – il personaggio ci fa un po' preoccupare, ma siamo un gruppo ben assortito. E chi ha paura delle figuracce si è già defilato".
Giornate di riscaldamento anche per i religiosi che a partire da sabato 20 si ritroveranno nei campi da calcio per la Clericus Cup, organizzata sempre dal Csi, che si disputa in Vaticano. In riscaldamento, quando gli impegni lo consentono, sono ancora i seminaristi e i sacerdoti che prenderanno parte, dal 20 febbraio, ai campionati di calcio in tonaca della Clericus Cup. Le partite, ovviamente, non si svolgeranno la domenica come nel normale campionato, per non farle interferire con i servizi religiosi. Saranno disputate in due tempi di trenta minuti ciascuno affinché i sacerdoti – qualcuno è già avanti con gli anni – possano sostenere il ritmo del gioco. In Lombardia poi, a fine maggio, si svolgerà il derby tra preti lombardi e a Loreto palla al centro per altri seminaristi. "E dire che fino a quarant'anni fa chi andava in bici veniva quasi scomunicato….", chiude monsignor Claudio Paganini.
'Pedalare pregando' è il motto dei presuli ciclisti che hanno preso parte alla prima 'Clericus bike'. Seminaristi, diaconi, monsignori e vescovi, sacerdoti diocesani e religiosi hanno avuto modo di ritrovarsi nientedimeno che sullo stesso circuito della tappa del Giro d'Italia.
L'attività sportiva ha talmente catturato anche i religiosi che c'è persino chi si è spinto oltre oceano per prendere parte alla storica maratona di New York come monsignor Giovanni d'Ercole, recentemente nominato vescovo ausiliare della diocesi dell'Aquila.
Va rigorosamente in piscina in incognito, (anche se il record di apparizioni sportive in totale anonimato spetta a papa Wojtyla, sulle piste da sci inosservato per 118 volte) e nello stile libero è imbattibile, un sacerdote di origini maltesi dell'Ufficio informatico della Santa Sede e quando si scopre la vera identità raccontano che in piscina tutti trasecolano.

Articlolo scritto da: Adnkronos