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CNA: ‘No alla trattenuta del 10% sulle fatture’

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CNA: ‘No alla trattenuta del 10% sulle fatture’

Arezzo – Occorre rivedere la trattenuta del 10% sulle fatture. Lo chiede Cna e lo chiedono tutte le imprese.
“Quella che tecnicamente si chiama ritenuta d’acconto – sostiene Paolo Scarpini Presidente degli Installatori e Manutentori di Cna Arezzo – è un’indicazione dell’ultima manovra finanziaria e opera quindi per i redditi d’impresa riferiti all’anno 2009. Si tratta di una non prevista spesa aggiuntiva per chi, ogni giorno, deve trovare delicati equilibri finanziari nei propri conti: è un meccanismo che per il 2010 può anche duplicare l’acconto delle imposte già pagato al 99%”.
La trattenuta sulla fattura non è una novità: “esiste quella del 4% sui lavori dei condomini ma l’impatto del 10% diventa un macigno per le imprese che si vedono arrivare cifre aggiuntive pesantissime nel loro credito d’imposta. Ci si trova così a pagare le imposte alla presentazione della fattura e, nei fatti, con un anno di anticipo: un autentico paradosso per le aziende sane e in regola con il fisco, che hanno l’obbligo di versare anche pesanti acconti d’imposta”.
Per la ristrutturazione di un edificio, in particolare se si tiene conto del risparmio e dell’efficienza energetica, l’impresa deve acquistare materiali e componenti costosi che pesano nella fattura molto di più del costo del lavoro.
“E’ evidente – conclude Scarpini – che gli alti costi di materiali tecnologici e il basso reddito, con il 10% applicato, calcolato e prelevato sulla fattura, e quindi sui ricavi, crea un meccanismo che danneggia fortemente le imprese. E’ per questo che chiediamo fermamente al Governo l’abolizione del 10%”.