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Codice forestale camandolese

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CASENTINO – Prosegue il lavoro sul progetto relativo al Codice Forestale Camaldolese, a cui la Comunità Montana del Casentino ha aderito fin dall’inizio e si propone la valorizzazione e la diffusione del patrimonio storico culturale dei monaci camaldolesi nella gestione secolare ( dal 1027 al 1868) del territorio montano e delle sue risorse naturali. Attraverso lo studio delle fonti si recupererà il patrimonio di conoscenze acquisite nella gestione agricola e nelle utilizzazioni forestali dei territori Appenninici. La convenzione firmata nei primi mesi del 2009 fra Inea e Collegium prevede infatti la realizzazione del progetto attraverso una serie di azioni che vanno dalla ricerca, alla raccolta fino alla divulgazione, alla diffusine delle conoscenze per uno sviluppo locale sostenibile. Infatti uno dei fini principali è quello di proporre l’esperienza camaldolese quale modello per una nuova politica forestale che ponga il bosco e la selvicoltura al centro di un’economia sostenibile basata sulla residenza e sul ruolo degli operatori agricoli – forestali.

Ricordiamo a tal proposito che nel 2009 l’Ente Italiano per la Montagna ha pubblicato il testo “Il codice forestale camaldolese” che mira a far conoscere l’omonimo progetto culturale e promozionale che rappresenta un’opportunità per poter comprendere le profonde motivazioni che stanno alla base del rapporto uomo – ambiente. Gli ultimi incontri sul tema, a cui ha partecipato il dirigente del settore agricoltura e foreste che segue il progetto per conto dell’ente montano, hanno delineato lo stato dei lavori. Per cui al momento è attivo il portale www.inea.it/prog/camaldoli dove è già visibile la bibliografia sulle Foreste Casentinesie, la scansione dell’intero testo originale della Regola del 1520 ed è in corso la verifica dei documenti dell’archivio del monastero ed eremo di Camaldoli. In una fase successiva sarà inserita sul portale la scansione dei 140.000 documenti conservati nell’archivio di stato di Firenze relativi a Camaldoli. E’ prevista la pubblicazione di quattro volumi di cui il primo dedicato alla regola del 1520 e alle sue implicazioni forestali e ambientali che sarà edita nei prossimi mesi e Camaldoli organizzerà un seminario nel mese di maggio. L’attenzione verso questo progetto da parte degli operatori di settore è alta, lo dimostra anche l’uscita sull’ultimo numero della rivista forestale Sherwood di un articolo di sintesi del progetto.