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Congresso CGIL: Giorgio Cartocci confermato segretario

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Congresso CGIL: Giorgio Cartocci confermato segretario

AREZZO – Giorgio Cartocci è stato confermato, questa sera, segretario provinciale della Cgil. L’elezione, insieme a quella del Direttivo, è giunta al termine del congresso che si è tenuto, ieri e oggi, all’hotel Minerva.
Giorgio Cartocci, 55 anni, era stato eletto per la prima volta Segretario provinciale del maggior sindacato aretino nel 2008 subentrando a Massimo Gambassini. Una lunga esperienza sindacale, era stato precedentemente Segretario della Funzione Pubblica Cgil e quindi componente della Segreteria confederale.
La sua nomina è giunta in un congresso provinciale che è stato preceduto da 396 assemblee di base alle quali erano intervenuti (su una platea complessiva di 48.704 iscritti) 14.690 tesserati alla Cgil e di questi 14.456 avevamo espresso un voto valido sulle due mozioni facendo nettamente prevalere quella di Epifani. La conclusione del Congresso è stata comunque unitaria. Eletto il Direttivo composto da 56 membri, questo provvederà tra poco alla nomina della Segreteria della Camera del lavoro. “Adesso – ha commentato Cartocci – riprendiamo il nostro lavoro e la nostra azione tra i lavoratori, i disoccupati ed i pensionati. Abbiamo già una scadenza di fronte e cioè lo sciopero generale promosso per il 12 marzo dalla Cgil sui temi del lavoro del fisco e della cittadinanza”.
La prima richiesta della Cgil al Governo e a Confindustria è fermare i licenziamenti. “E' necessario garantire la prosecuzione della cassa integrazione in deroga, raddoppiare la durata dell'indennità di disoccupazione e aumentare i massimali della cassa, sostenere il reddito e prevedere gli ammortizzatori sociali per i precari. Una risposta immediata è una prima restituzione di 500 euro per il 2010 di quanto già lavoratori e pensionati hanno pagato in più. E’ poi necessario ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l'abbassamento della prima aliquota al 20 %. Secondo la Cgil è infine indispensabile costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù. Fondamentale è la regolarizzazione dei migranti che lavorano, la sospensione della Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, abolire il reato di clandestinità, riconoscendo la cittadinanza alla nascita nel nostro Paese, estendere l'art. 18 del Testo Unico sull'immigrazione equiparando il reato di caporalato a quello di tratta sugli esseri umani”.