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Consiglio Comunale: Il Bilancio Comunale

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Consiglio Comunale: Il Bilancio Comunale

Arezzo – Una delle pratiche “obbligatorie” per legge che l’assemblea deve deliberare entro il 30 settembre di ogni anno è la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio con contestuale variazione al bilancio 2010 e al bilancio pluriennale.
L'assessore Giuseppe Marconi ne ha approfittato per fare il punto: “la tendenza nazionale va nella direzione della dismissione dei servizi pubblici. Una strada che significa risparmio della spesa pubblica. Ma l'amministrazione comunale è già impegnata sul terreno del risparmio: abbiamo già tagliato sugli affitti, consigli di amministrazione, consulenze, mutui. Adesso però dobbiamo tagliare cifre di rilievo notevole: 4.300.000 euro nel 2011 e 7.100.000 nel 2012. Stiamo facendo di tutto per non penalizzare i servizi e ci consideriamo a metà strada di quest'opera anche se non sarà facile arrivare in fondo. In merito alle variazioni proposte all'aula, si tratta di spese ineludibili, un fatto tecnico in attesa dell'assestamento di bilancio successivo del 30 novembre.
Ulisse Domini (Pd): “si preannunciano anni difficili per i bilanci degli enti locali. Con l'ultima manovra finanziaria, contenuta nel decreto legge 78 del 2010, sono stati tagliati alla regione Toscana 400.000.000 di euro, 40 per provincia. Trasporti, scuola, sanità sono a rischio. Aggiungo che il Comune di Arezzo grazie a questa amministrazione rispetta tutti i parametri del patto di stabilità ma la cosa sembra inutile visto che poi quanto abbiamo in cassa non possiamo spenderlo. Tuttavia chiedo che siano messe a bilancio, per la prossima variazione di novembre, come lo scorso anno, gli aiuti al credito a favore delle imprese in difficoltà visto che Provincia e Camera di Commercio hanno già operato in questo senso”.
Alberto Merelli (Pdl): “è il momento di riperimetrare le funzioni comunali in direzione di una maggiore snellezza del settore pubblico. Ad esempio, il Comune si fa a volte carico di funzioni, e relative spese, non esattamente di stretta competenza per cui in futuro andrà valutato questo genere di impegni e se mantenerlo o meno. Spese che poi possono rivelarsi palliativi abbastanza inutili visto che l'entità della crisi locale, ad esempio, rende i fondi comunali a favore delle imprese una goccia nell'oceano”.
Francesco Francini (Pdl): “in 5 anni l'amministrazione aveva a disposizione 2 operazioni per dare slancio all'economia e alle conseguente virtuosità del bilancio comunale: il regolamento urbanistico, il maggiore volano di sviluppo e l'incenerimento dei rifiuti. Il regolamento tronca ogni iniziativa, il raddoppio di San Zeno non viene affrontato per contrasti interni alla maggioranza. Non avete sfruttato le occasioni per mancanza di coraggio”.
Luigi Polli (Pd): “dobbiamo pensare che il 60 % del bilancio comunale sono spese fisse e queste non si toccano: ad esempio interessi passivi e personale. Il dramma è che i tagli gravi che dipendono dalle politiche del governo incidono solo su quella percentuale di spese 'libere' che rappresenta il 40 % residuo. Poco più di 20.000.000 di euro che si riducono considerevolmente di 11.000.000 nei prossimi due anni”.
Marco Donati (Pd): “contesto l'impostazione di mettere lo sviluppo di una città in diretta connessione a un business come l'incenerimento dei rifiuti. Per motivi ambientali ed economici”.
Giuseppe Matteucci (Arezzo Futura): “il dramma attuale della politica è che le esigenze dei cittadini vengono sacrificate sull'altare di chissà quali interessi. Invece siamo qui ad amministrare i soldi dei cittadini e dovremmo tenerne di conto quando andiamo a votare pratiche del genere”.
Giuseppe Caroti (Sinistra) ha invitato il Consiglio Comunale a recuperare il proprio ruolo, e i consiglieri le loro prerogative istituzionali, in materia di bilancio. “Intanto, per favorire questo, chiedo che la giunta metta in condizione i singoli membri di valutare bene i vari assestamenti e modifiche al bilancio. Non si può arrivare al giorno prima della seduta senza conoscere nei dettagli una materia di per sé molto tecnica, che si presta a una lettura complessa visto che è fatta di capitoli e cifre. Sul merito chiedo che 15.000 euro siano destinati alla manutenzione del verde pubblico e stornati da quanto destinato alla costituzione del cosiddetto Comitato per l'alta formazione. Giustifico questa scelta sulla base delle molte segnalazioni di incuria che quotidianamente il Comune riceve e delle molte interrogazioni sono state presentate in questo Consiglio su tale argomento”.
Questa proposta di Caroti, presentata sotto forma di emendamento, è stata respinta 13 a 12 con 6 astenuti.
Di seguito la proposta di delibera è stata approvata con 21 voti favorevoli.