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Consiglio Comunale: Regolamento e cartografia della Fiera Antiquaria

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Consiglio Comunale: Regolamento e cartografia della Fiera Antiquaria

AREZZO – “Oltre 40 anni, più di 500 edizioni, traguardo raggiunto nel febbraio di quest'anno, circa 20.000 visitatori per edizione, 7.500.000 in 40 anni, antiquari, professionisti del settore, curiosi, stranieri: dati che sottolineano come la fiera sia un patrimonio enorme per la città”. Con queste parole il presidente della Fiera Antiquaria Paolo Nicchi, invitato a prendere parte al dibattito dal Presidente Giuseppe Caroti, ha introdotto in Consiglio Comunale l'adozione del nuovo regolamento della Fiera Antiquaria aretina. “La concorrenza – ha ricordato Nicchi – non manca, in Italia ne esistono 300 di mercatini e fiere del genere. Di sicuro, però, il fascino di Arezzo, del suo centro storico, è un valore aggiunto rispetto a tutte le altre città italiane. Il mercato attualmente aveva due opzioni: abbassare l'offerta di fronte alla crisi economica in atto oppure tenere botta di fronte a questa e puntare a numeri ancora migliori, specie in termini di visitatori. Il risultato è stato ottenuto: l'Antiquaria conserva fama e credibilità in ambito nazionale e internazionale. Perché fra i suoi banchi si trovano oggetti autentici, con operatori che hanno voglia di scommettere sul futuro, come peraltro prevede la Carta di Qualità che abbiamo promosso, un patto fra operatori e istituzioni che garantisce l'autenticità di quanto esposto. La carta dovrà essere firmata dagli operatori, che certificano così la loro merce, al momento della riassegnazione decennale dei posti che avverrà entro l'estate”.
Il regolamento dà una definizione ai concetti di modernariato e vintage e introduce la figura del “consulente di qualità” che a ogni edizione girerà fra i banchi per valutare se gli espositori ottemperano o meno alla loro firma apposta sulla Carta di Qualità, oltre a offrire un servizio di consulenza a vantaggio dei visitatori i quali possono proporre alla sua attenzione anche oggetti di cui già sono proprietari e non necessariamente acquistati in Fiera.
La cartografia: “la città – ha sottolineato Nicchi – ha posto alcune esigenze alla Fiera, il centro storico in 40 anni è cambiato. Abbiamo così cercato, con i nuovi regolamento e cartografia, di promuovere una Fiera 'di sosta', disponibile ad accogliere nel miglior modo possibile visitatori e turisti: adesso, tutti i bar e ristoranti ubicati nel percorso fieristico, che resta immutato, potranno mettere fuori i loro tavolini durante la due giorni antiquaria, cosa finora non concessa. Dunque, per venire incontro agli esercizi commerciali e contemperare le loro esigenze con quelle degli antiquari, abbiamo deciso di eliminare 6 banchi da Piazza San Francesco e alcuni posti da via Cavour e Corso Italia. Dove abbiamo ritrovato, anzi aumentato i posti per gli operatori? In Piazza Grande, dove i banchi passeranno da 35 a 63, anche grazie all'avvenuto restauro e alla nuova disciplina della circolazione”.
Gianni Cantaloni (Fi per il Pdl): “lavorare per valorizzare Fiera e Giostra, le nostre peculiarità. Mi ricollego alle parole del neo-aretino Antonio Paolucci per sottolineare il buon lavoro fatto dal Presidente Nicchi. Ma il bicchiere è anche mezzo vuoto: l'opposizione non è stata coinvolta in questa nuova programmazione, eppure portatori di idee importanti e persone che hanno a cuore la loro città”.
Alessandro Arcangioli (Pd): “la Carta di Qualità è uno strumento importante che autocertifica l'autenticità della merce e incentiva un percorso di sensibilizzazione condiviso fra operatori, cittadini e istituzioni per arrestare un trend negativo che negli anni passati sembrava purtroppo consolidato”.
Francesco Macrì (An verso il Pdl) ha annunciato, al pari di Gianni Cantalo