Home Attualità Economia Corteo Fiom, Epifani: ‘Risposte o sciopero generale’

Corteo Fiom, Epifani: ‘Risposte o sciopero generale’

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Roma – (Adnkronos/Ign) – "Continueremo anche con lo sciopero generale dopo la manifestazione del 27 novembre" in assenza di risposte. E' quanto ha affermato il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, dal palco di Piazza San Giovanni, durante la manifestazione Fiom che ha portato per le vie di Roma migliaia di persone.

''Lo sciopero è una delle armi ma non l'unica", ha aggiunto Epifani. Prima del suo intervento dalla piazza si è levato un coro che chiedeva a gran voce la mobilitazione generale. E un grande striscione è stato rivolto verso la piazza dai manifestanti sempre con la scritta 'sciopero generale'.
Per Epifani ''il paese sta rotolando e non riesce a riprendersi. C'è una situazione sociale molto pesante". Quindi "ci vuole una politica economica radicalmente diversa. La politica ha umiliato il Paese", ha detto il leader del sindacato di Corso d'Italia che al termine del suo comizio ha salutato i lavoratori visto che il 4 novembre lascerà la guida dell'organizzazione sindacale.
Epifani sottolinea la necessità di intervenire sul fisco riducendo le tasse per i lavoratori. "Servono scelte che puntino ad una riduzione delle tasse sui lavoratori e sui pensionati e un aumento del fisco per i grandi redditi. Il governo non dica che non ci sono soldi per la cassa integrazione ma ci spieghi come intende trovarli perché non possiamo fare a meno di finanziamenti per la cassa integrazione". Il governo, ha aggiunto il segretario generale della Cgil, "deve trovare i soldi per fare una politica industriale, per finanziare la scuola e l'università. Perché solo in Italia si abbandonano scuola e università? Il futuro dell'Italia non può essere solo con il turismo e non ci salverà il nucleare. Ci vuole una politica industriale".
Quando c'è la crisi, "le imprese vogliono approfittarne per ridurre i diritti dei lavoratori e questo noi non lo vogliamo". Per Epifani, invece, ci vuole "un progetto di Paese diverso, un Paese più unito e più coeso. Proseguiremo le nostre iniziative di lotta e di mobilitazione e torneremo in piazza il 27 novembre con la manifestazione che raggrupperà tutti i settori della confederazione". E "la Cgil non lascerà sola la Fiom nelle sue battaglie".
Poi osserva: "Non siamo isolati né in Italia né in Europa. E' qualcun altro che si deve chiedere perché scioperano tutti e qualcuno in Italia non lo fa".

Articlolo scritto da: Adnkronos