Home Attualità Da Chanel a Valentino, estate sotto il segno dei fiori e del colore

Da Chanel a Valentino, estate sotto il segno dei fiori e del colore

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ROMA – Peonie, iris, fiori di loto, margherite, gelsomino, camelie e calle, quelle amate dalla divina Maria (Callas), papaveri chez Chanel, rose di organza per il duo Chiuri-Piccioli di Valentino, patchwork street style per nuovi 'figli dei fiori' firmati da Marc Jacobs per Vuitton. Primavera-estate sotto il segno dei fiori e del colore. Antistress, antirecessione, un antidoto alla depressione. Il colore fa bene, soprattutto sull'umore e sulla psiche. Il colore è rassicurante, confortante. Parola di psicologo, di grande couturier. Le signore di Cristobal Balenciaga dovevano indossare tailleur scollatissimi. Il celebre stilista spagnolo era convinto infatti che il volto di una donna fosse come un meraviglioso fiore.
Fiori e colore dunque. Un trend intercettato oggi dai maggiori stilisti e dalle più celebri maison di haute couture. Cavalli, Moschino, Marras per Kenzo, Diane von Furstenberg, Valentino, Rochas, Sarli, Gattinoni, Ferrè, Riva, Ferrera, il siriano Rami Ali con la sua donna gitana. Esplosione di bianco, eruzione di colore, dal monocromo alle fantasie floreali, flu ed etno-tribali. Abiti minimal realizzati in sete e chiffon, ricamati o dipinti a mano, abiti scultorei che inneggiano a una natura lussureggiante. Fiori icona, fiori ossessione, come quelli di Miuccia Prada, inscindibili dai pizzi, dai cuori, presentati alle sfilate milanesi lo scorso febbraio, che già guardano al prossimo autunno-inverno, come l'abito a balze di fiori di Ralph Lauren.
Per la prossima primavera Miu Miu rilancia silhouette sottili con forme ottocentesche, vita alta e sottane arricciate, colli austeri e maniche strettissime. Leitmotiv un semplice fiore. Quello disegnato dai bambini, dai tratti infantili ed elementari. Ricorre ovunque. Dalle martingale agli orli di stoffa o di metallo fosforescente. Lime e arancio, verde acido, albicocca, lilla sempre su fondo nero. Con Miu Miu i fiori sbocciano anche sulle scarpe, tacchi super, 'armate' anche di una piccola ghetta nera a protezione del piede. Valentino trasforma le sue donne in fiori. Anzi il duo Maria Grazia Chiuri-Pierpaolo Picciolo le cosparge di petali, cuciti uno per uno con una pazienza certosina.
Così simili a farfalle, graziosi insetti vagamente punk o volatili dalle piume multicolore. Anche gli abiti aerodinamici e destrutturati di Guillermo Mariotto per la maison Gattinoni si dischiudono come fiori appena sbocciati. Abilmente Mariotto plasma faune e flore immaginarie. Crea fiori e farfalle di garze, intarsi di organza, col cratere scolpiti come ali di insetti, simboli a rilievo, a intarsio su tailleur-cappa in shantung stampati su tessuti-collage. Divertissement di fiori, foglie, scarti di atelier, tulle, gommapiuma. Domina ovunque l'idea di leggerezza, di lievità, abiti dimentichi della gravità. Rosa, bianco, verde salvia, lilla e acqua marina in tutte le loro nuances.
''Tonalità confortanti e rassicuranti – spiega Guillermo Mariotto – che avvolgono, coprono, drappeggiano, vestono le mie fantasie''. Abilmente Guillermo Mariotto plasma faune e flore immaginarie. Ancora fiori per la prossima primavera-estate nella collezione haute-couture di Sarli. E soprattutto colori. Tenui, pastello, esasperati. Stole da cocktail con 500 piccoli fiori stilizzati, mentre in passerella a Roma il grande stilista di origine napoletana, che l'11 maggio riceverà in Campidoglio dal sindaco di Roma Gianni Alemanno la Lupa capitolina, aveva fatto sfilare l'abito cigno realizzato con 700 calle bianchissime, già venduto a un magnate del petrolio, che ha chiesto di raddoppiare i fiori, oltre 1500. Anche Kaiser Karl (Lagerfeld) ha fatto sfilare le sue splendide mannequin a Parigi in un sofisticato granaio.
Atmosfere maliziose e bucoliche, istantanee country per stampe fruttate, abiti lavorati ai ferri e al'uncinetto con fiori ricamati, persino sugli zoccoli. Bianco, blu e rosso. I colori della Marianna francese. Lella Curiel ha dedicato la sua collezione alla città di Roma, ai suoi colori. I 'blancs casses' dei marmi e dei travertini, i rosa, gli azzurri, tutte le tonalità dei verdi e dei rossi. Trasparenza e drappeggi, gazar e shantung, gonne tagliate a corolla, petali che formano revers per donne inimitabili e sofisticate. Lorenzo Riva guarda ai favolosi 'seventies'. Organze ricamate, applicazioni di fiori di pizzo, toni pastello e gonne a corolla, abiti segnati. Donne ultrafemminili e sofisticamente chic. Dior docet.
Colori tenui per Renato Balestra che si alternano al blu notte sfumato in tutte le sue tonalità. Anche il celebre couturier romano lancia sulle passerelle dell'alta moda della capitale i vestiti-fiore, le gonne a petali, vitine da vespe, drappeggiate come corolle, grandi bluse a volute di organza bianca, scialli ricamati, gipsy, rendono più aristocratiche e preziose gli abiti da sera. Classe, rigore manuale e eleganza sofisticata per Camillo Bona. Panna, bianco, corda, beige e blu. E' la primavera che incalza. Lane a lavorazione double, spolverini con intarsi di rose stilizzate e pizzi, tubini semplicissimi valorizzati da budellini realizzati a mano.
Spontaneità, stravaganza, eccentricità per alcuni marchi storici, sempre sotto il segno dell'eco sostenibilità ambientale e floreale. Paul Smith, Arnys, Cordings, Liberty, Acquascutum da anni, dopo il restyling, nella continua sperimentazione di vivaci cromie. Come gli abiti di Patrizia Pieroni (un must nella nuova boutique parigine nel cuore del Marais l'abito di shantung di seta con rose pastello ricamate) e Piazza Sempione. Forme e tagli fluidi, tuniche e short in lino, garza, seta e cotone metallizzato. Verde, arancio, il rosa cipria e il cachi miscelati al rosso pomodoro, al melanzana, al turchese, all'indaco. Colori lussureggianti come le stampe africane dai cromatismi accesi e pigmentate.
Stampato riscoperto anche da Marni (Consuelo Castiglioni) e Kenzo (Antonio Marras). Fiori e trasparenze, naturalmente, con i colori della terra. Da indossare su legging e calze corte e plateau altissimi. Maliziosamente chic Stella McCartney. Dipinti dal sapore francese e 'pointilliste'. Ruche di fiori e tessuti che accarezzano il corpo. Celebra i figli dei fiori Louis Vuitton (Marc Jacobs) mescolando suggestioni street-style per abiti patchwork che incantano anche Blu Marine (Anna Molinari) e Etro. Fiori, foglie, arbusti, rami, simboli stilizzati, incontaminati, naturalistici. Onirici e sensuali. Un inno alla donna e alla femminilità.

Articlolo scritto da: Adnkronos