Home Attualità Economia Da domani una settimana (europea) per ridurre i rifiuti

Da domani una settimana (europea) per ridurre i rifiuti

0

Arezzo – Una mostra di oggetti, depliant, materiali informativi della campagne fatte negli anni dal Comune per far conoscere le azioni concrete e quotidiane che ognuno può fare per migliorare l’ambiente: viene presentata così la campagna di comunicazione ambientale promossa dall’Unione Europea denominata European Week for Waste Reduction, ovvero Settimana europea per la Riduzione dei Rifiuti a cui partecipano, oltre al Comune di Arezzo anche Aisa e Legambiente. La mostra sarà l’occasione per avere un quadro dei progetti più importanti: Acqua in brocca, Giardino Riciclone, EcoFeste, Rifiuti in Ballo, Avanzi Tutta, la campagna per la raccolta dell’amianto e tanti altri. La mostra è aperta alle visite delle scuole per permettere il confronto con azioni concrete in corso e indurre comportamenti quotidiani corretti.
“Non potevano che aderire a questa campagna – sostiene l’assessore all’ambiente, Roberto Banchetti. La consapevolezza dell’impatto dei nostri consumi sull’ambiente e la necessità di ridurli drasticamente rappresentano un messaggio chiave per la conservazione del nostro habitat sul quale in questi anni ci siamo impegnati con convinzione e azioni concrete. I molti progetti che abbiamo realizzato e sui quali continuiamo a lavorare, sono visibili in questa mostra che invitiamo a visitare dal 20 al 28 novembre durante la settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Per quanto riguarda le azioni concrete, ricordo la realizzazione delle due rifiuterie di Mulinaccio e Tramarino per le quali sono già appaltati i lavori e la prossima attivazione di ispettori ambientali, cioè personale Aisa che, in collaborazione con il Comune di Arezzo, provvederà alla vigilanza del rispetto delle regole di igiene urbana. Nello specifico di questa settimana europea ci sarà un’evoluzione dei due progetti Acqua in brocca e Giardino Riciclone”.
In concreto, il progetto “Acqua in Brocca” verrà ampliato con la distribuzione ai dipendenti comunali di bottiglie in vetro e materiale informativo che invita a bere in ufficio e a casa acqua del rubinetto. Anche nelle sedute di Giunta e Consiglio Comunale verranno sostituite le bottiglie di minerale con acqua del rubinetto e verranno infine installati nelle sedi comunali tre fontanelli offerti da AATO4 e Nuove Acque che permettono la distribuzione di acqua refrigerata. Due saranno in Palazzo Comunale ed uno allo sportello Unico in piazza Amintore Fanfani (ex Cadorna).
L’altra azione in programma è l’avvio dell’attività di compostaggio nelle 6 scuole-pilota (Sante Tani, Pescaiola, Curina, Staggiano, Ceciliano, Pio Borri) che hanno già avviato la parte didattica all’interno del progetto Il Giardino Riciclone e in questa settimana, con l’aiuto dei volontari del Servizio UtilEtà delle Circoscrizioni e del personale delle mense scolastiche, i bambini inizieranno una concreta attività di compostaggio, che verrà arricchita anche da esperienze di serra e piccola produzione di piantine per le quali verrà utilizzato il compost.
All’iniziativa non può mancare la collaborazione di Aisa che, come ricorda il Presidente Walter Rossi “quotidianamente lavora per la riduzione dei rifiuti arrivando nelle case dei cittadini con oggetti e strumenti utili a questo scopo. Mi riferisco ad esempio alle 120 compostiere che abbiamo distribuito gratuitamente alle famiglie aretine e che abbiamo riordinato per incrementare e diffondere in modo capillare questa attività. La riduzione dei rifiuti viene prima della raccolta differenziata perchè non è vero che maggiori rifiuti, attraverso la termovalorizzazione, portano più energia.: delle circa 87.000 tonnellate annue di rifiuti conferiti all’impianto di san Zeno, solo 35.000 si trasformano in energia, gli altri vengono trattati e smaltiti. E, non ultima per importanza, ridurre i rifiuti diminuisce i costi e quindi anche le tariffe delle fatture che arrivano nelle case dei cittadini”.
L’edizione 2010 della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti avrà luogo in diversi Stati dell’Unione Europea tra cui Francia, Belgio, Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Svezia, Estonia. Anche l’Italia, attraverso il suo Comitato promotore formato da Ministero dell’Ambiente, Federambiente, Legambiente e numerosi altri soggetti rinnova la sua presenza. Il Senato della Repubblica ha concesso il patrocinio. Le azioni da svolgersi durante la “Settimana” sono ispirate a cinque tematiche principali: troppi rifiuti, produzione eco-compatibile, consumi attenti e responsabili, vita più lunga dei prodotti, meno rifiuti gettati via.
“E’ una campagna europea – ricorda Alessandra Capizzi in rappresentanza del Ceaa e di Legambiente – a cui non basta solo aderire ma servono requisiti rigorosi. C’è stata una grande risposta: più di 3.000 adesioni in tutta Europa e 600 in Italia che si è affermata come seconda dopo la Francia. Il Comune di Arezzo ha potuto aderire grazie anche alla caratteristica dei progetti presentati che non sono dell’istante ma si articolano negli anni e che, per la loro realizzazione, necessitano di grande impegno e della presenza di personale qualificato. Tra le iniziative ricordo anche la Campagna “Ridurre si può” incentrata sulla riduzione dei sacchetti di plastica”.

La campagna “Acqua in brocca” è nata inizialmente nelle scuole e si sta gradualmente ampliando. E’ ormai consolidato l’uso di acqua del rubinetto in 54 scuole aretine, dai nidi alle medie, con la relativa riduzione di rifiuti e di impatto ambientale. Dai questionari di monitoraggio alle famiglie degli studenti nel maggio 2010 (campione di 2.167 questionari), incentrato soprattutto sul rapporto informazione/cambiamento delle abitudini rispetto al consumo di acqua, si è verificato quanto avesse inciso l’informazione capillare del progetto “Acqua in brocca” sui comportamenti a scuola e nelle famiglie. Alla domanda se dall’inizio del progetto “Acqua in brocca” la famiglia ha modificato le sue abitudini, il 40% ha risposto sì. Sull’articolazione di tali cambiamenti, il 28% ha risposto che ha proseguito in un’abitudine già avviata in precedenza (probabilmente anche in base all’informazione del primo anno di sperimentazione), il 26% ha risposto che il figlio ha iniziato a bere acqua del rubinetto a scuola, il 20% ha iniziato a bere acqua anche a casa insieme alla famiglia, il 12% ha iniziato ad acquistare solo acqua gassata ma ha iniziato a bere acqua del rubinetto al posto della minerale naturale.
I due progetti sono curati dal Centro di Educazione ambientale e alimentare del Comune.