Home Attualità Salute Dagli occhiali alle creme, ecco il vademecum per proteggersi dal sole

Dagli occhiali alle creme, ecco il vademecum per proteggersi dal sole

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Dagli occhiali alle creme, ecco il vademecum per proteggersi dal sole

MILANO – Scottature, eritemi, fastidiosi riflessi della luce e molto altro. I raggi ultravioletti, oltre a portare numerosi effetti benefici, molte volte presentano il conto allo sprovveduto bagnante che si è esposto senza prendere le necessarie precauzioni. Proprio per questo motivo L'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, ha aggiornato i contenuti della guida 'Sole amico. Proteggersi con occhiali e abbigliamento anti UV a norma' per far conoscere i problemi derivanti da una eccessiva esposizione al sole e per indicare i requisiti che i vari prodotti che acquistiamo (capi d'abbigliamento e occhiali da sole) devono avere per essere considerati 'a norma'.
Per quanto riguarda gli occhi, una recente indagine ha posto l'attenzione sul rapporto tra italiani e occhiali da sole. Da questa si è scoperto che il 15% della popolazione tende a usare gli occhiali da sole sempre, il 30% non li indossa quasi mai o mai e il 18% solo raramente. Tuttavia ben l'83% è consapevole che un occhiale da sole contraffatto o mediocre possa causare danni agli occhi. Insomma, al di là dell'estetica e del brand, è essenziale che gli occhiali da sole svolgano al meglio la principale funzione per la quale sono stati ideati e che siano fabbricati 'a regola d'arte'. Per assicurarsi che gli occhiali da sole che acquistiamo siano a norma, si raccomanda di verificare che riportino almeno le seguenti informazioni: la marcatura Ce, il riferimento alla norma europea Uni En 1836 (o solo EN 1836) che solitamente si trova all'interno del libretto di istruzioni che accompagna il prodotto,il nome del fabbricante o del fornitore, il numero della categoria del filtro montato e le istruzioni per la cura, la manutenzione e la pulizia.

Dagli occhi alla pelle, molti dei danni provocati dai raggi solari possono essere sensibilmente ridotti indossando capi di abbigliamento progettati e fabbricati con tessuti specifici. Per identificare e garantire la qualità dell'abbigliamento protettivo ai raggi UV, UNI ha pubblicato le norme tecniche della serie UNI EN 13758. I capi di abbigliamento 'anti-Uv' conformi alle norme Uni si riconoscono perché sono marcati e riportano un pittogramma (sole giallo con ombreggiatura, profilo e caratteri neri) che segnala che il tessuto presenta un fattore di protezione dei raggi ultravioletti (UPF) maggiore di 40, ed è dunque concepito per offrire alle persone che lo indossano una protezione contro l'esposizione ai raggi UVA e UVB. Oltre al pittogramma, tali capi d'abbigliamento contengono il numero della norma e l'indicazione del fattore protettivo '40+' oltre ad alcune informazioni che solitamente si trovano sull'etichetta o sul materiale informativo che accompagna il prodotto, ad esempio le frasi: ''l'esposizione al sole causa danni alla pelle'', ''soltanto le aree coperte sono protette'', ''assicura la protezione UVA + UVB per l'esposizione al sole''.

Non bisogna poi dimenticare le creme solari protettive per le quali sono allo studio nuove norme tecniche a livello internazionale al fine di migliorarne le prestazioni e di fornire informazioni più dettagliate in base alle caratteristiche specifiche dei tipi di pelle. Un primo passo per la valutazione delle creme solari è stato fatto con la pubblicazione del documento Uni Cen Iso/Tr 26369. Si tratta del primo rapporto tecnico che esamina i metodi più comunemente utilizzati per valutare il fattore di fotoprotezione dei prodotti di protezione solare applicati sul corpo umano. Per quanto riguarda gli aspetti qualitativi e di sicurezza, il settore ha fatto un decisivo passo avanti con la pubblicazione della norma Uni En Iso 22716, che fornisce le linee guida per la produzione, il controllo e la conservazione dei prodotti cosmetici e che copre tutti gli aspetti di qualità del prodotto, a garanzia del consumatore finale. La norma è innovativa per il settore e l'obiettivo è quello di qualificare il comparto dei prodotti cosmetici valorizzando quelli di qualità.

La guida- realizzata grazie alla collaborazione di Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), Cdv (Commissione Difesa Vista) e Smi (Sistema Moda Italia) – offre inoltre moltissime indicazioni riguardanti le caratteristiche che devono avere gli occhiali da sole ed i vestiti ed il tipo di uso che deve esserne fatto, oltre a diversi consigli pratici su come comportarsi nei luoghi assolati, soprattutto per i bambini. E' scaricabile dal sito Uni all'indirizzo www.uni.com.

Articlolo scritto da: Adnkronos/Ign