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Decoro di Arezzo e la campagna di Demos

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Decoro di Arezzo e la campagna di Demos

Arezzo – «CON VIVO COMPIACIMENTO l’Osservatorio dei cattolici democratici ha appreso la notizia dell’istituzione di una nuova delega della giunta comunale di Arezzo: quella al decoro della città. Ci sembra un segno di sensibilità e civiltà, da sostenere senza indugi, da riempire di politiche concrete, programmazione e risorse.
E’ fondamentale il sostegno e la partecipazione dei cittadini, la valorizzazione di quelle esperienze concrete ( vedasi iniziativa della circoscrizione Saione sul coinvolgimento dei pensionati per la segnalazione dell’incuria del territorio ), l’attenzione alle proposte che vengono dalla società civile. Non solo cartacce e lattine abbandonate, non solo panchine divelte, non solo lampioni rotti o buche nell’asfalto, non solo scritte di vandali o inneggianti al nazismo come sui muri di via Piave ma attenzione anche alla memoria e alla storia di Arezzo, la Bell’Arezzo che amiamo.
DEMOS da mesi ha lanciato la campagna d’opinione ripresa da TV e quotidiani “ puliamo le statue nere di Arezzo”. Una iniziativa che si ricollega al gusto estetico del bello, della promozione della città, della sua candidatura reale a città d’arte, quella “ capitale “ della Toscana orientale che è idea e proposta, intuizione turistica e progetto comunitario.
Una comunità vive di futuro se sa conservare la propria storia e immaginare orizzonti nuovi.
La città delle statue. le statue nere di Arezzo, le statue spezzate di Arezzo sono il segno antico di vicende storiche troppo dimenticate e monumenti che offendono il DECORO di una città che non vuole, non deve ripiegarsi.
Le statue nere e spezzate del Pionta, il Moro di Arezzo ( Ferdinando I° ) davanti al Duomo, il busto di Mecenate nei pressi del museo Archeologico, sono i manifesti di una Arezzo trascurata.
La Fonte Veneziana irriconoscibile e misconosciuta, Porta Ferdinanda e i suoi stemmi spezzati, luoghi pieni di storia aretina da valorizzare, oggi monumenti di una Arezzo trasandata.
Bene dunque una delega al decoro della città, segno concreto del rinnovamento amministrativo se con risorse e idee saprà contribuire alla realizzazione della Bell’Arezzo e ci piace sottolineare l’iniziativa di associazioni benemerite come Confartigianato quando adotta per ripulirla, dopo la statua del Fossombroni, la statua del Petrarca, sporcata dai villani di turno: chapeau.
“Puliamo le statue nere di Arezzo “ sarà oggetto di una pubblicazione inviata alle amministrazioni e autorità competenti, così come l’interpellanza popolare che, a proposito di decoro e mobilità ad Arezzo, verrà fatta con lettera aperta alla Comandante della Polizia municipale. »

DEMOS Osservatorio cattolici democratici

Articlolo scritto da: DEMOS Osservatorio cattolici democratici