AREZZO – «Siamo di fronte all'ennesimo attacco al lavoro. Precarizzazione, tagli unilaterali degli stipendi, dequalificazione: tutto ciò ha un filo rosso che si chiama “riduzione al semplice stato di meri contribuenti” di tutti i cittadini. Atene sta dimostrando in questi giorni che cosa significa mercificare e devastare ogni rapporto sociale. Noi stiamo andando in questa direzione pericolosa e distruttiva. La 'megamacchina' dell'interesse economico non ha nessuna intenzione di fermarsi e soltanto la ricostruzione di una forza sociale coesa ed unitaria potrà forse far fronte a questo scempio. Non pensiamo che ciò che sta accadendo qui ad Arezzo, sia un semplice 'accidente'. Noi cittadini stiamo pagando per intero questa crisi finanziaria che ha permesso ad altri di arricchirsi all'inverosimile. La questione dei Cel, come quella dei migranti, come quella dei precari, come quella dei cassintegrati, come quella dell'impossibilità di poter partecipare al sistema politico, sono tutte figlie delle stessa spoliazione di dignità e di civiltà. Come gruppo Sinistra abbiamo già pronta una interrogazione in Consiglio Comunale, come piccolo tassello di resistenza a tutto ciò, la Commissione Cultura si sta attivando, ma con questo chiediamo a tutti i di prendere coscienza e di riflettere che è ora di ricostruire un fronte unico prima di tutto 'dal basso' cosi che chi amministra possa svolgere l'unico ruolo che gli spetta, cioè quello di cassa di risonanza e voce chiara di un cambiamento.»