AREZZO – «Ho presentato all’assessore all’urbanistica Stefano Gasperini un’interrogazione che riporta all’attenzione la vicenda della scheda urbanistica C 28, la zona per intendersi d’incrocio tra via Vittorio Veneto, via Colombo e via Masaccio all’altezza della rotonda.
Nel 2003 con una scelta non felice, il Consiglio Comunale approvò una variante con la quale venne tolto il parametro “altezza massima” dalla scheda C 28. In questo modo, la zona in questione diventò atipica perché in tutta la città, come è giusto che sia, esistono parametri di altezza massima inderogabili mentre qui rimase solo l’altro parametro “indice fondiario” che prevede 2 metri cubi ogni metro quadrato. Praticamente, se un cittadino occupa poco spazio in superficie nella realizzazione di un edificio può andare alto quanto vuole.
Non crede l’assessore sia il caso di riammettere il parametro “altezza massima” nella scheda C 28 e in tutti i suoi comparti? Eviteremmo così la realizzazione di edifici in totale difformità rispetto al contesto urbano generale.»