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Disabilità intellettiva, partecipanti al Piam chiedono sportello unico

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AREZZO – Uno spazio di discussione sulle tematiche della disabilità intellettiva e uno sportello unico di orientamento al cittadino sui temi della scuola, della socializzazione e dell’inserimento lavorativo della persona disabile. E’ quanto emerso a conclusione del corso Cesvot Prova in altro modo. Percorsi di formazione sull’integrazione socio-lavorativa di persone disabili svoltosi tra febbraio e maggio 2010 e realizzato da Arci Solidarietà.
A conclusione dell’esperienza formativa, nei locali della Circoscrizione di Saione, è stata organizzata una giornata di lavori, aperta a tutta la cittadinanza e coordinata dal dottor Marco Tulli, psicologo e docente del corso, a cui hanno partecipato, oltre a volontari e cittadini, il presidente della Delegazione locale del Cesvot, Adelmo Agnolucci, e la dottoressa Deborah Bruni, funzionario del Comune di Arezzo.
Un corso che ha dato la possibilità non solamente di arricchire le conoscenze dei partecipanti, ma di sviluppare un progetto per il futuro, di creare una rete ed un sistema in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini. Il gruppo di volontari e familiari che ha seguito il corso ha dunque intenzione di proporre alle istituzioni un progetto volto al raggiungimento di questo obiettivo, lo stesso Adelmo Agnolucci del Cesvot ha espresso la sua approvazione e si è impegnato a incontrare i volontari per definire questa possibilità.