Home Sport Divertente e antistress, al Centro Sport Chimera cresce lo Squash

Divertente e antistress, al Centro Sport Chimera cresce lo Squash

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Arezzo – Si gioca dentro un ambiente con pareti in muratura e pavimento in parquet, mentre gli attrezzi del mestiere sono una particolare racchetta, un paio di scarpe con suola in gomma e una pallina con la caratteristica di contenere al suo interno una goccia d’acqua che, colpo dopo colpo, si scalda e ne fa aumentare l’elasticità e la velocità. Lo sport in questione è lo squash, una disciplina molto in voga nei Paesi “britannici” ma sbarcata ad Arezzo solo nel 2005 all’interno del Centro Sport Chimera. L’attività di squash è attualmente gestita dall’associazione Sport 3, che permette di imparare questa disciplina attraverso delle lezioni tenute dal maestro Simone Lusini o di giocarvi prenotando il campo.
«Lo squash è un’attività molto divertente – spiega il fiduciario provinciale Marco Magara, – È uno sport che permette di scaricare lo stress e il nervosismo. Ogni anno organizziamo varie manifestazioni per promuovere questa disciplina, tra cui un torneo interno e un torneo dedicato agli amatori. Inoltre molto spesso ci fa visita Andrea Torricini, il campione italiano di squash, che disputa sui nostri campi alcune partite dimostrative. Il nostro obiettivo è di divulgare sempre di più questa attività, anche se non è uno sport che può essere praticato da tutti, perché è molto veloce e sollecita tutte le articolazioni e i muscoli: per questo motivo, soprattutto nei primi tempi, è consigliabile imparare affiancati da un maestro e svolgere un allenamento costante».
Ultimamente le prenotazioni dei campi sono in crescita (ogni settimana si giocano oltre 50 partite) e sempre più gente si sta avvicinando a questa attività. Alla luce di questo sviluppo, l’obiettivo della Sport 3 è ora quello di aumentare il numero dei tecnici e di divulgare sempre di più questa pratica, estendendola anche ai bambini.
«Ci teniamo ad offrire un insegnamento di qualità – conclude Magara, – Per questo motivo la nostra crescita, al momento, è limitata: in circolazione ci sono pochi tecnici in grado di insegnare squash. Per il futuro la mia speranza è di riuscire a divulgare lo sport anche tra i bambini: sarebbe ideale integrare lo squash e il nuoto, due attività complementari che aiuterebbero il bambino a sviluppare il proprio corpo in maniera completa».

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