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Edilizia, quando la tassa arriva prima del reddito

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Edilizia, quando la tassa arriva prima del reddito

AREZZO – La manovra economica del Governo deve ancora passare l’esame del Parlamento ma da oggi è già in vigore l’articolo 25, quello che istituisce una ritenuta alla fonte del 10% applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori.
“In primo luogo – commenta Maurizio Baldi Responsabile Edilizia e Impiantistica Cna Arezzo – non comprendiamo la fretta di ‘giocare d’anticipo’ rispetto all’approvazione del complesso della manovra. In secondo luogo comprendiamo invece perfettamente i riflessi negativi che ne deriveranno alle imprese dei settori edile ed impiantistica e cioè una drastica riduzione della liquidità in una fase di crisi che ha provocato una crescente difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese. Molte aziende non possono permettersi di rinunciare al 10% di ogni fattura al momento del bonifico. Bisogna considerare, infatti, che a volte il margine di guadagno per l’imprenditore edile è inferiore del 10%. Inoltre si istituisce un’ulteriore anticipazione del prelievo fiscale su di un reddito per cui sono stati previsti acconti d’imposta; anticipazione che, tra l’altro, viene applicata sul ricavo anzichè sul reddito, determinando, quindi, delle sicure situazioni di credito fiscale. Tutto questo senza apportare alcun contributo effettivo alla lotta all’evasione fiscale. L’amministrazione finanziaria, infatti, possiede già tutti gli elementi per eseguire i controlli incrociando le informazioni inviate, in ogni caso, dai cittadini per ottenere tali agevolazioni”.