AREZZO – Il finanziamento per il Nodo di Olmo è il risultato del lungo lavoro della Regione Toscana e di tutte le istituzioni aretine, Provincia, Comune, Camera di Commercio. Sostengo da sempre la necessità di forti e autorevoli rappresentanze a Firenze e a Roma ma rimango altrettanto convinto che siano due le “chiavi” in grado di aprire la cassaforte dei finanziamenti pubblici. La seconda, e non in ordine d’importanza, è la coesione delle istituzioni locali. Coesione che deve essere basata su progetti amministrativi e politici nonché su azioni concrete. Prima del Nodo di Olmo, il Comune e la Provincia di Arezzo hanno realizzato, insieme, la rotatoria dimostrando non solo di saper chiedere ma anche, nei limiti delle proprie finanze, di sapere realizzare e fare, quindi, la propria parte.
Molti altri appuntamenti ci attendono in tema di infrastrutture. La coesione, progettuale e finanziaria, del sistema istituzionale, di quello economico e di quello del credito è condizione indispensabile. Oggi più che mai è necessario dialogare, concertare e realizzare insieme. Se il “sistema Arezzo” sarà essere intelligentemente coeso avrà non solo possibilità di fare per proprio conto ma anche di giocare un ruolo, con i necessari e adeguati riferimenti, a Firenze e Roma. I nostri consiglieri regionali, i nostri parlamentari e, speriamo, un nostro assessore regionale sapranno confermare e sviluppare meglio la loro azione se adeguatamente sostenuti. Ringrazio quindi in Presidente della Regione ed il Ministro delle Infrastrutture ma pure i nostri parlamentari Bianconi e Mattesini, i Consiglieri Regionali ed i Presidenti della Provincia e della Camera di Commercio, per il grande contributo dato al nostro territorio.