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Farmaci: una nuova pillola contro il ‘ladro del respiro’

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Farmaci: una nuova pillola contro il ‘ladro del respiro’

Barcellona – (Adnkronos/Adnkronos Salute) – Toglie il fiato a 3-4 milioni di italiani e ne uccide almeno 20 mila all'anno. Per chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), pazienti in aumento in tutto il mondo, salire le scale come scalare una montagna ed un'impresa anche solo vestirsi al mattino, camminare, parlare. La malattia rovina il sonno, la vita sociale e quella di coppia, e gli attacchi si ripresentano periodicamente anche assumendo farmaci. Per combattere il 'ladro del respiro' arriva in Italia un nuovo farmaco in compresse.
Atteso nel nostro Paese per la primavera-estate 2011, si chiama Roflumilast e usato in terapia di mantenimento arriva a ridurre di oltre un quinto le riacutizzazioni di Bpco. Il farmaco, autorizzato in Ue e appena lanciato in Germania, tra le novità 'in vetrina' a Barcellona dove è in corso il 20esimo Congresso annuale della Società europea di medicina respiratoria (Ers). Frutto della ricerca Nycomed, azienda con base a Zurigo, che in Europa lo commercializza in partnership con MSD, Roflumilast (Daxas*) il capostipite di una nuova classe di medicinali (gli inibitori dell'enzima fosfodiesterasi-4, PDE-4) ed il primo anti-Bpco innovativo da oltre 10 anni.
Ben tollerato, da assumere un'unica volta al giorno, Roflumilast sarà rimborsato dal Servizio Sanitario Nazionale e si presenta come un'arma in più contro le esacerbazioni che colpiscono oltre 3 malati di Bpco su 4. Secondo i dati illustrati al summit spagnolo, il farmaco migliora la funzionalità polmonare e riduce le riacutizzazioni del 17% circa. Dato che sale al 22,3% nei malati più gravi che sperimentano 2 o più ricadute all'anno. ''Oggi quinta causa di morte nel mondo, la Bpco e' destinata a salire al terzo posto entro il 2010'', spiega Leonardo Fabbri, professore di medicina respiratoria e direttore di malattie respiratorie all'universita' di Modena e Reggio Emilia.
Primo imputato alla sbarra il fumo di sigaretta, vizio killer in costante aumento fra le donne che infatti sempre piu' spesso si ammalano di questa patologia tradizionalmente al maschile. Non solo: poiche' ''le femmine sono piu' sensibili dell'uomo a tutti i danni del fumo'', dalla bronchite fino al cancro, ricorda l'esperto, le donne imboccano prima la strada della Bpco. Nonostante i malati siano in stragrande maggioranza anziani, ormai ''si iniziano a notare i primi segni di broncopneumopatia cronica ostruttiva anche nei giovani under 40 – precisa Fabbri – e in questa quota di pazienti le donne sono piu' numerose degli uomini''.
Oltre alla sigaretta e all'invecchiamento, altre cause di Bpco sono l'esposizione a sostanze inquinanti outdoor e indoor, l'alimentazione e la storia medica nei primi mesi di vita. ''Respirare fumo passivo in utero o nel primo anno di vita, o contrarre infezioni respiratorie gravi da piccoli – sottolinea lo specialista – pesa quanto fumare da adulti''. Nonostante le 'bionde' siano il nemico numero uno, evidenziano gli esperti a congresso, il 25-30% dei malati di Bpco non ha mai fumato in vita sua. In questi casi sotto accusa c'e' l'inquinamento, o l'esposizione a sostanze tossiche sul luogo di lavoro. Fattori che contano ''soprattutto nei Paesi poveri'', puntualizza Fabbri che cita in particolare lo 'smog domestico': ''Cucinare o riscaldare la casa con legna o carbone'' moltiplica il rischio, come pure lo aumenta ''avere esiti di tubercolosi''.
Secondo gli esperti, saranno appunto i Paesi in via di sviluppo a registrare piu' malati in futuro. Gia' oggi si stima che la Bpco uccida nel mondo oltre 340 persone all'ora, una ogni 11 secondi, e fra 10 anni la malattia sara' terza sul podio dei killer piu' cattivi del pianeta. Gestire questi pazienti costa solo in Ue oltre 10 miliardi di euro ogni anno, e ''proprio le riacutizzazioni da Bpco sono fra le prime cause di ricovero in ospedale'', evidenzia Fabbri. Eppure, da un'indagine condotta su 2 mila malati e 1.400 medici in 14 Paesi tra cui l'Italia, risulta che 2 pazienti su 3 sono convinti di controllare bene la malattia. Salvo poi riferire gli effetti devastanti delle ricadute, sottovalutate secondo la ricerca dagli stessi medici: difficolta' a svolgere qualunque attivita' quotidiana, vita sociale azzerata (77% dei pazienti), incapacita' di guardare al futuro e fare programmi (74%), problemi nella vita sessuale e di coppia per 6 malati su 10.
Complicazioni respiratorie, eventi cardiovascolari e cancro del polmone le complicanze piu' frequenti, spesso mortali. Per vincere la battaglia contro la Bpco, conclude Fabbri, ''la strada e' approfondire sempre meglio il fenotipo dei malati per arrivare a una terapia mirata'', su misura per ogni paziente. Secondo gli esperti, Roflumilast va in questa direzione.

Articlolo scritto da: Adnkronos