Home Attualità Economia Fiat: lavoratori Mirafiori, serve accordo buono ma con regole certe

Fiat: lavoratori Mirafiori, serve accordo buono ma con regole certe

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Torino (Labitalia) – "Un accordo buono" perché ciò che conta "è lavorare" ma con "regole certe perché senza i lavoratori sono deboli". Di ritorno al lavoro dopo tre settimane di cassa integrazione i lavoratori della Fiat di Mirafiori non hanno una gran voglia di parlare. Quelli che entrano nel secondo turno mettono in tasca i volantini che i delegati di Fiom e Fismic distribuiscono per spiegare le rispettive posizioni, quelli che lasciano i cancelli guadagnano in fretta l'uscita e se possono, dribblano i cronisti. "C'e' paura", commenta qualcuno a passi veloci a chi gli chiede il clima che si respira in fabbrica mentre qualcun altro chiosa "c'e' freddo come quello fuori", riferendosi alla neve che di tanto in tanto cade leggera. "Cio' che conta è che si lavori", commenta un'altra signora che entra in fabbrica mentre un delegato Fiom le ricorda che dalle 16 alle 18 ci sara' anche per il secondo turno lo stesso sciopero che questa mattina ha interessato gli addetti del primo turno. "Non ho parole", aggiunge qualcun altro mentre c'e' chi abbozza "la cosa migliore sarebbe che si trovasse un accordo tra azienda, sindacati e governo", perche' "credo che se i sindacati mettessero da parte le loro beghe qualcosa riuscirebbero a fare". "Siamo confusi -aggiunge Lillo- la priorità, pero' resta la certezza di poter lavorare", mentre Anselmo non si lascia sfuggire una considerazione: "La decisione definitiva dovrebbe spettare agli operai. Tocca a loro decidere, non ai delegati". E a questo proposito conclude Rocco: "La cosa che auspichiamo e' che sia possibile raggiungere un'intesa con un contratto perche' avere un contratto significa avere regole, per lavoratori e per imprese, senza che prevalga la prepotenza".

Articlolo scritto da: Adnkronos