Arezzo – La Fiera di settembre al Prato è stata senza dubbio un evento importante, forte di una straordinaria partecipazione di operatori e visitatori. Si è rivelata anche un successo commerciale rispetto a recenti e purtroppo “magri” standard ed auspichiamo che questo sia l’inizio di una nuova e lunga serie.
Non dobbiamo accontentarci di questo risultato perché la Fiera deve ulteriormente svilupparsi nell’interesse di tutta la città. L’impegno di Comune e Associazione Fiera per favorire la partecipazione degli espositori nonché la sua qualità e capacità di promozione e comunicazione, stanno continuando a dare i loro frutti. Questo evento, nel suo settore, si conferma quindi il più grande, antico e consolidato in Italia e forse in Europa.
Altro elemento importante che ha dato alla manifestazione di settembre il senso di una sempre più forte collaborazione tra Città e Fiera, sono stati la perfetta organizzazione del Prato grazie anche alla disponibilità degli operatori di Aisa, l’impegno di Ascom e Tenute di Fraternita a sostenere direttamente l’accoglienza che la città ha voluto offrire agli espositori. Pensiamo alla sera del venerdì, alla ripresa del ristorante educativo Mangia e Gioca presso il piano terra del Circolo Artistico, rivolto ai bambini dei visitatori della Fiera, all’apertura del nuovo punto di informazioni e servizi ai turisti sotto le Logge Vasari.
L’intreccio con altre manifestazioni presenti in Città (da Arezzo Fotografia alle mostre artistiche nel Palazzo Comunale) ed in particolare con la Giostra del Saracino è stato molto bello e sinergico, dando il senso di una ricchezza di offerta culturale e turistica che la nostra Città ha la possibilità di sviluppare.
A novembre avremo la nuova disposizione dei banchi e la diversa utilizzazione di tutti gli spazi del Centro Storico, pensati proprio per sviluppare al massimo la capacità attrattiva della città e la sinergia con commercianti, artigiani ed imprenditori locali.
Lo scopo è quello di potenziare l’immagine di qualità e ospitalità sia della Fiera che della città.