Home Attualità Salute Flavio Falzetti torna in campo dopo 40 cicli di chemioterapia

Flavio Falzetti torna in campo dopo 40 cicli di chemioterapia

0

AREZZO – Una promessa è una promessa e Flavio Falzetti l’aveva fatta a se stesso prima che agli altri. Domenica, infatti, scenderà in campo con Montemorcino e Comitato per la Via Daniele Chianelli per il quadrangolare “Insieme a Voi… Uniti per Vincere la Leucemia”.
Falzetti torna a giocare come tanti colleghi, ma lo fa dopo 40 cicli di chemioterapia e dopo molteplici recidive della malattia, proprio quindici giorni fa una delle ultime sedute, dimostrando a se e a chi ha seguito da sempre la sua storia che il linfoma si può e si deve combattere credendo in se stessi e non smettendo mai di lottare.
Flavio, infatti, domenica scenderà in campo in uno dei momenti più difficili di questi dodici anni di lotta contro la Bestia che lo marca stretto.
Flavio Falzetti è nato a Norcia, Perugia, l’1 gennaio 1972. A quattordici anni gioca a calcio in Interregionale con lo Spoleto, per poi iniziare una lunga e proficua carriera con Gubbio, Camerino, Urbino, Monturanese, Taranto, Civitanovese ed Elpidiense. La vita gli sorride e concrete appaiono le prospettive per affermarsi come calciatore. Nel ’95 comincia ad accusare qualche disturbo fisico. Le analisi di routine non accertano niente di grave e lui per primo non da importanza a certi sintomi. Nel gennaio del ’98, però, durante l’incontro Riccione-Monturanese deve lasciare il campo a causa di uno svenimento e da allora cominciano i guai seri. Gli ultimi dieci anni sono stati cadenzati dalla malattia, un linfoma che sembra non voler guarire. Flavio ha sempre avuto la forza di reagire, di credere nella vita. Non si è mai arreso, neppure un istante, vincendo battaglie che sembravano perse in partenza. Il suo scopo, oggi, è quello di divulgare la sua drammatica esperienza per aiutare gli altri a non mollare mai, in nessun caso. E per affermare, a chiare note, che la speranza deve essere l’ultima a morire.
Una lezione che assume ancora più importanza dopo la morte di Fabio De Matteis, giocatore della Civitanovese, a causa del cancro, proprio quando il presidente Antonelli aveva sposato la campagna di sensibilizzazione portata avanti da Flavio, grazie al libro OLTRE IL 90°, sulla prevenzione e le visite mediche serie e approfondite per tutti gli sportivi dilettanti.
Quindi domenica tutti al Curi di Perugia a sostenere Flavio e le sue battaglie, perché nessuno resti solo con le sue paure.