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Foggia, due neonati morti in ospedale

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Foggia, due neonati morti in ospedale

FOGGIA – Trenta indagati tra personale medico, ostetrici e dirigenti degli Ospedali Riuniti di Foggia, dopo la denuncia presentata dai genitori di due neonati morti la stessa settimana, nello stesso reparto dello stesso ospedale e in due culle vicine. I bimbi, riferisce la cronaca di Bari di ''Repubblica'', sono morti entrambi a distanza di poche ore dal parto e con l'incognita che la morte sia dovuta a setticemia, cioè un'infezione che, secondo i genitori, potrebbero aver contratto all'interno del reparto di terapia intensiva dell'ospedale.
L'incubo per le due famiglie è cominciato il 18 dicembre. ''Mia figlia era nata due giorni prima da un parto cesareo programmato, anche se con un anticipo che ora ci risulta immotivato – spiega Mario Mavilia, padre di Giorgia – e quando è nata stava bene. Poi, però, è stata trasferita a Terapia intensiva neonatale per un problema respiratorio, il cosiddetto 'polmone umido', affezione respiratoria non grave''.
In realtà, la situazione peggiora ulteriormente e ''una dottoressa ammette che probabilmente si tratta di setticemia, un'infezione batterica che di fatto, dopo diversi arresti cardiaci e altre crisi respiratorie, la portano alla morte''. Nella culla a fianco, in quel momento c'è Samuele. Solo dopo qualche giorno i due papà scopriranno, loro malgrado, di avere un altro elemento in comune, oltre all'essere entrambi falegnami.
''Anche mio figlio è nato da un cesareo – evidenzia Giuseppe Volpe a 'Repubblica' – e pesava solo 1,8 chili. Ci avvisano che se supera le 72 ore, è praticamente fatta. Migliora nettamente – prosegue Volpe – ma la notte della vigilia di Natale, dall'ospedale ci avvertono che ha avuto una crisi. Facciamo in tempo a farlo battezzare e poi il nostro piccolo muore''.
I destini delle due famiglie si incrociano nel dolore e nella battaglia legale. L'autopsia sui corpi è già stata effettuata e nei prossimi giorni si conoscerà l'esito, mentre il tribunale ha dato il nulla-osta per il seppellimento.
''C'è un'inchiesta in atto e sarebbe inopportuno emettere giudizi – spiega Antonio Battista, direttore medico di presidio – e va sottolineato che la mortalità nei parti, soprattutto cesarei, è statisticamente elevata. Attendiamo l'esito dell'autopsia a giorni – evidenzia Battista – e faremo controlli interni per accertare eventuali responsabilità, anche se voglio ricordare che la terapia intensiva neonatale di Foggia è riconosciuta come una delle migliori d'Italia''.

Articlolo scritto da: Adnkronos