Home Nazionale Francia, iniziati i primi rimpatri dei rom

Francia, iniziati i primi rimpatri dei rom

0
Francia, iniziati i primi rimpatri dei rom

CITTA' DEL VATICANO – (Adnkronos) – ''Non si possono prendere decisioni contro intere comunità senza l'applicazione al singolo individuo di queste decisioni in funzione dell'ordine pubblico, secondo quanto stabilito dalla stessa legislazione europea''. E' quanto ha affermato il Segretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti, mons. Agostino Marchetto, commentando ai microfoni del Giornale Radio Rai i provvedimenti di espulsione generalizzata presi dal governo Sarkozy contro i rom di origine rumena.
Secondo l'arcivescovo quanto sta avvenendo in queste ore in Francia è in contrasto con la legislazione dell'Ue, della Francia e contro il principio di proporzionalità. Marchetto ha ricordato che proprio oggi è iniziato a Lourdes il pellegrinaggio dei rom francesi e ha spiegato che in questo periodo gli zingari ''vivono un tempo di particolare sofferenza''. Inoltre Marchetto ha rilevato che ''la decisione del governo di Parigi ha già trovato alcune ripercussioni nei responsabili dell'Unione europea riguardo ai diritti umani'' in particolare in riferimento ''alla libertà di movimento e di insediamento''.
Ma ci sarebbe, secondo l'esponente vaticano, anche una evidente violazione della legge francese: ''non credo – ha detto Marchetto – che la decisione del governo francese sia felice, e mi auguro che si rispetti la stessa legge della Francia, la quale prevede che i comuni superiori ai 5mila abitanti devono istituire dei campi per questi nostri fratelli. Dunque ci sono anche i comuni francesi inadempienti''.

Infine Marchetto ricorda il principio di proporzionalità: ''un principio – rileva l'arcivescovo – che non mi pare sia stato applicato in queste decisioni così drastiche che sono state prese in un contesto europeo''.
Intanto, un gruppo di 93 rom è stato rimpatriato oggi in Romania, con due voli di linea partiti da Parigi e Lione. Il primo volo con a bordo 14 rom è arrivato a Bucarest in mattinata, mentre altri 79 saranno trasferiti nel pomeriggio da Lione nella capitale rumena. Si tratta della prima operazione di questo tipo, da quando il governo francese di Nicolas Sarkozy ha indurito la sua politica nei confronti dei rom, chiudendo quest'estate 51 campi ritenuti illegali.

Due altri voli dello stesso tipo sono previsti per domani e il 26 agosto, per un totale di 371 rimpatri. Il governo francese si difende dalle numerose critiche in patria e all'estero, sottolineando che si tratta di una procedura di ritorno volontario, in base alla quale ogni adulto ottiene 300 euro e i minori 100. La Francia assicura inoltre che tutti i casi sono stati esaminati singolarmente, rispondendo alla Romania che ieri ha messo in guardia Parigi da "espulsioni collettive" basate su "criteri etnici". L'Unione Europea ha riferito che avrebbe seguito con attenzione la procedura adottata dal governo francese e ricordato il principio della libera circolazione dei cittadini europei.

Da parte sua il ministro francese della Famiglia, Nadine Morano, intervistata dalla radio Europe 1, ha dichiarato che i bambini "non devono servire come alibi" ai rom per rimanere in Francia. E sul futuro dei minori rimpatriati che andavano a scuola in Francia, ha detto: "Andranno a scuola nei loro paesi d'origine, non vi sono scuole solo in Francia".

Il ministro si è poi scagliato contro lo sfruttamento dei bambini per ricevere l'elemosina. "Quando si vedono persone sedute in strada, che per mendicare si servono dei bambini, alcuni dei quali, bisogna ricordarlo, prendono tranquillanti, per essere un po' drogati e addormentati, dico che questo comportamento non può essere accettato", ha affermato, sottolineando che presto sarà firmato con la Romania un accordo sulla tutela dei minori rumeni, il cui testo verrà votato in parlamento all'inizio dell'autunno.

"Se vogliamo un'integrazione decente, umana e rispettosa, dobbiamo dare mezzi d'integrazione a queste famiglie – ha detto ancora il ministro – perché quando non vi è una integrazione riuscita, si alimenta la delinquenza".

Articlolo scritto da: Adnkronos