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Gas e Acqua: il 3 dicembre sciopero per contratto di settore

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Gas e Acqua: il 3 dicembre sciopero per contratto di settore

Arezzo – Il 3 dicembre sarà sciopero dei lavoratori del settore gas e acqua. “A undici mesi dalla scadenza del contratto unico di settore gas-acqua, la trattativa per il suo rinnovo sta attraversando una fase estremamente difficile – commenta Marisa Grilli, della segreteria Filctem Cgil.. Le posizioni delle controparti datoriali non consentono un dignitoso rinnovo del contratto. Per noi è giunto il momento di imprimere alla vertenza una spinta decisiva, affinché si affermi, con il contributo di tutti i lavoratori del settore gas-acqua, il diritto al rinnovo del contratto di lavoro ormai scaduto da quasi un anno”.
La Filctem Cgil ha già indicato i punti qualificanti della trattativa. La “clausola sociale” deve diventare parte integrante del nuovo contratto nazionale. Per il Fondo Gas chiede la definizione di un accordo sul superamento che preveda la contestuale istituzione di un Fondo complementare a capitalizzazione e l’individuazione di un indennizzo che salvaguardi il capitale ad oggi versato.
Sul salario, la Filctem Cgil ribadisce il suo no alla differenziazione salariale sui minimi fra il comparto idrico e quello del gas. Conferma che la chiusura economica del contratto dovrà essere in linea con quanto definito per l’area industria gas del contratto energia e petrolio. Per quanto riguarda la reperibilità chiede una normativa unica per tutto il settore l’incremento del valore dell’indennità o, in alternativa, demandare da subito la materia alla contrattazione aziendale.
La piattaforma sindacale si sofferma anche sul welfare contrattuale: incremento del contributo da parte aziendale ai Fondi pensionistici integrativi complementari. Contestualmente dovrà rendersi disponibile per tutti i lavoratori la possibilità di iscrizione al Fondo di assistenza sanitaria integrativa FASIE.
“Le controparti – conclude la Filctem Cgil – continuano pretestuosamente a cercare di approfittare della latitanza del Governo in tema di regolazione di questi importanti servizi, in particolare per quanto riguarda il settore idrico, e in tema di confronto con le parti sociali per la decretazione necessaria sul Fondo Gas, con lo scopo di speculare al massimo ribasso sul contratto della categoria. Infatti hanno proposto incrementi economici più bassi di ogni altro contratto rinnovato, non prevedendo tra l'altro alcun incremento economico per il 2010, e una parte normativa impresentabile, quale quella sulla reperibilità”.

Articlolo scritto da: CGIL Arezzo