Home Cultura e Eventi Cultura Gemellaggio tra Liceo Musicale Francesco Petrarca e Versailles

Gemellaggio tra Liceo Musicale Francesco Petrarca e Versailles

0

AREZZO – Versailles è famosa per la reggia fatta costruire da Luigi XIV che voleva sottrarsi all’aria malsana dell’odiata Parigi, all’epoca scomoda, sporca, rumorosa, stretta e, soprattutto, anche per un re, pericolosa.
Dagli aretini e in particolare dagli studenti del Liceo Musicale Francesco Petrarca, Versailles è conosciuta da 2 anni anche per lo scambio culturale che ha portato in città, durante questi giorni, 50 ragazzi e 5 insegnanti dell’Istituto Philippe Rameau, scuola di indirizzo musicale dedicata al grande compositore, clavicembalista e organista francese del Settecento.
I giovani, introdotti dal preside Michelle Richard, sono stati ricevuti nella sala di Consiglio Comunale dal Sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, dal Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Caroti e dall’assessore alle politiche giovanili Lucia De Robertis. La “delegazione” del liceo aretino era invece composta dal preside del “Classico” Giampiero Giugnoli, dall’insegnante Gianluca Dioni e dai rappresentanti del comitato di genitori “Insieme per il liceo musicale”.
È stato proprio Dioni a ricordare che “il gemellaggio Arezzo-Versailles ha avuto inizio lo scorso anno quando il nostro liceo ha celebrato i 25 anni dalla fondazione. La scuola aretina può vantare quindi una cultura musicale importante, coltivata negli anni, che l’ha portata a vantare tre orchestre: di fiati, di archi e da camera. Le due orchestre, dell’Istituto Philippe Rameau e del Liceo Musicale Francesco Petrarca, hanno eseguito assieme domenica 21 febbraio nella chiesa di San Domenico un concerto molto apprezzato. Nel mese di maggio, contraccambieremo la visita: dal 2 al 9 saremo infatti a Versailles e avremo l’onore di esibirci nel salone del Hotel de Ville”.
Il Sindaco Fanfani ha donato al preside Richard l’ultimo libro fotografico su Arezzo e le sue valli, la bella panoramica di immagini in bianco e nero messe a disposizione del Fotoclub Chimera e ha salutato gli ospiti esibendo un fluente francese che la traduttrice ha giudicato meritevole di un bel 7.