Arezzo – Gli agenti del Comando Stazione Forestale di Subbiano hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo il responsabile unico di una ditta di costruzioni per avere impiegato il materiale di risulta di un cantiere edile, classificabile come rifiuto, in modo non conforme alle disposizioni di legge.
Da un controllo svolto dagli uomini della Forestale è emerso che in un cantiere edile situato ad Arezzo in loc. Quarata erano presenti grossi cumuli di materiali edili di risulta, quantificabili in circa 600 metri cubi, che venivano impiegati per il rifacimento di un manto stradale in Comune di Castiglion Fiorentino.

Per effettuare tale operazione sarebbe stato necessario frantumare e separare il materiale edile vero e proprio (mattoni, calcinacci ecc.), dai rifiuti in esso presenti.
Tale operazione non veniva invece effettuata, tanto che nel materiale utilizzato per il rifacimento stradale i forestali hanno accertato la presenza di plastica, carta, legno, fibre tessili, tubi, vetro e altro in quantità notevolmente superiori ai limiti di legge consentiti.

Gli agenti hanno pertanto provveduto a denunciare l’amministratore unico della ditta edile, un aretino di settantotto anni, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Arezzo per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti.
Trattandosi di rifiuti speciali non pericolosi la pena prevista per tale reato è l’arresto da tre mesi ad un anno o l’ammenda da 2600 a 26000 euro.
I cumuli di materiale edile di scarto sono stati posti sotto sequestro.