Home Cronaca Giallo a Sesto Fiorentino, donna uccisa a coltellate

Giallo a Sesto Fiorentino, donna uccisa a coltellate

0

FIRENZE – C'è un movente di natura passionale alla base dell'omicidio di Raffaella Ingrassia, la donna di 44 anni uccisa a coltellate ieri nella sua abitazione di Colonnata, frazione di Sesto Fiorentino (Firenze). Il pm Giuseppina Mione ha sottoposto a fermo di pg un collega 25enne della vittima. I due lavoravano nello stesso supermercato di Sesto Fiorentino.
Secondo quanto riferito dai carabinieri in conferenza stampa, il giovane prima ha negato le sue responsabilità, ma poi ha ammesso e ha indicato ai militari il luogo in cui ha gettato l'arma del delitto, un coltello a serramanico che non è però stato ancora trovato.
Il delitto, è stato spiegato, sarebbe stato commesso intorno alle 15.30 di ieri. Il ragazzo sarebbe andato a casa della donna, e in un raptus avrebbe estratto il coltello colpendola con più fendenti, di cui quello mortale al collo. I carabinieri sono risaliti a Mauro Iorio, questo il nome del presunto assassino, in base ad una serie di testimonianze raccolte da amici e colleghi di Raffaella. Da quanto è emerso il fermato provava dell'affetto nei confronti della donna, sposata e con una figlia di 22 anni.
L'allarme è stato dato ieri sera intorno alle 23 dai colleghi della donna, che erano stati invitati a cena nell'abitazione e che, non avendo risposte né al campanello né al telefonino, hanno avvertito le Forze dell'ordine. Sul posto sono intervenuti i militari del reparto operativo di Firenze e della compagnia di Signa, insieme ai vigili del fuoco che hanno trovato Raffaella Ingrassia in un lago di sangue.
Nel corso del sopralluogo i militari della Scientifica hanno rilevato numerose impronte di scarpe di marca Hogan, con la 'H' impressa sul pavimento e sulle macchie di sangue. Intorno alle 4.30 del mattino i carabinieri sono andati a casa del giovane, in zona Novoli. Qui gli investigatori hanno rinvenuto un paio di scarpe della stessa misura e della stessa marca: sulla suola, ma anche sui lacci delle calzature sono state rinvenute tracce ematiche, grazie al Luminol. A quel punto i carabinieri hanno perquisito l'abitazione del giovane e hanno sequestrato altri capi di abbigliamento, anch'essi con tracce ematiche. Il 25enne inizialmente ha negato ogni coivolgimento, poi ha ammesso di essere stato ieri nell'appartamento, ma , dopo aver visto il cadavere, di essere andato via. Solo dopo che gli investigatori gli hanno esposto le prove compromettenti il giovane ha ammesso l'omicido.
Secondo quanto riferito dal presunto killer, tra lui e la vittima c'era una relazione affettiva: ieri i due si sono visti a casa di Raffaella, e si sarebbe sentito offeso da alcune affermazioni fatte dalla donna, i due hanno litigato, e in preda ad un raptus il ragazzo ha colpito la collega con 7-8 coltellate, alle braccia, al collo, alla testa e all'addome. La scena del crimine si presentava particolarmente cruda, con sangue dappertutto e viscere che fuoriuscivano parzialmente dall'addome. La vittima era riversa su un fianco accanto al divano nel soggiorno. Mauro Iorio, che ha precedenti per stupefacenti e reati contro il patrimonio e prende degli psicofarmaci, è stato portato nel carcere di Sollicciano come indiziato di delitto.
Il marito della donna, un piccolo imprenditore di import-export era spesso fuori Firenze o all'estero per motivi di lavoro. Ieri si trovava insieme alla figlia a Taranto, città di cui Raffaella Ingrassia era originaria.

Articlolo scritto da: Adnkronos