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Gidp-Hrda, aziende non rinunciano a consegnare pacco natalizio

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Roma (Labitalia) – Le aziende, nonostante la crisi economica, non riunciano a consegnare il pacco natalizio ai dipendenti. A dirlo è un'indagine di Gidp/Hrda, associazione dei direttori di risorse umane (www.gidp.it), network di 2495  imprese di medio/grandi dimensioni, che ha voluto misurare se, e come, il particolare momento economico abbia influenzato i festeggiamenti del periodo natalizio da parte delle aziende. Secondo l'indagine il 65,42% delle imprese consegnerà il pacco natalizio ai dipendenti, mentre non lo consegnerà il 34,58%. Per quanto concerne il valore del dono si segnala che le imprese lo hanno lasciato inalterato rispetto al 2009 nel 41,81% dei casi, è aumentato per il 7,27%, mentre è diminuito per il 12,72%. Inoltre vi sono imprese che hanno scelto di consegnare il pacco per la prima volta (1,81%) o che lo doneranno dopo che nel triennio precedente avevano temporaneamente interrotto la consegna (1,81%). Fra le aziende che non consegnano il pacco vi è un 16,40% che non ha mai provveduto a farlo, un 18,48% che da tre anni a questa parte preferisce non consegnarlo più, mentre nessuna ha deciso di interrompere solo quest'anno a fronte di una o più consegne nell'ultimo triennio. Una curiosità è rappresentata dal regalo consegnato dal direttore generale ai suoi dirigenti e collaboratori: ben il 74,55% non segue questa tradizione e il restante 25,45% provvede per la maggior parte con doni di diverso tipo ogni anno (i più gettonati sono vini, libri, ma anche gli utilissimi buoni spesa da spendere nei negozi preferiti; non mancano anche i più classici come penne, orologi, agende, strenne gastronomiche). In riferimento alla festa di Natale organizzata con i dipendenti i dati appaiono confortanti, soprattutto se confrontati con quelli dello scorso anno: nel 58,18% dei casi (nel 2009 il 50%) si svolgerà come di consueto, nel 10,90% dei casi (12% nel 2009) si svolgerà in forma più ridotta rispetto allo scorso anno, nel 5% dei casi (20% nel 2009) non ci sarà nonostante negli anni scorsi sia stata prevista, mentre nel 18,18% dei casi (18% nel 2009) non è mai stata fatta e non si svolgerà neanche quest'anno. La festa di Natale è senz?altro più gettonata della cena aziendale, mai prevista dal 43,63% delle aziende, sospesa almeno per questo anno dal 5,45%, svolta come tutti gli anni dal 41,83% (anche se fra queste il 7,28% in maniera più ridotta). Per quanto riguarda il calendario di chiusura per le festività natalizie che le aziende osserveranno è emerso che il 30,9% chiuderà dal 24 dicembre al 7 gennaio compreso, il 20% dal 24 al 31 dicembre, il 7,27% dal 3 al 7 gennaio compreso. Vi è un ulteriore 20% delle imprese che seguirà al suo interno un calendario diverso a seconda di preferenze/esigenze particolari: per queste aziende il minimo comun denominatore è senz?altro però la chiusura nei giorni 24 e 31 dicembre e 7 gennaio. Il 21,83% delle imprese, invece, non prevede chiusure a causa del tipo di lavoro svolto e del servizio offerto (ad esempio le banche). Il calendario di chiusura segnalato per il 2010 è pressoché simile a quello degli ultimi tre anni nel 69,09% dei casi; nel corso degli ultimi tre anni i giorni di chiusura sono aumentati o diminuiti in modo poco significativo (rispettivamente 3,65% e 1,81%), mentre il 9,09% afferma che il calendario seguito è stato sempre diverso e ciò è stato condizionato soprattutto da come i giorni di festività erano posizionati nell?arco della settimana.