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Goti e Longobardi a Chiusi: un volume e una mostra

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Goti e Longobardi a Chiusi: un volume e una mostra

CHIUSI – A quasi quaranta anni dall’ultima esposizione di materiali longobardi ritrovati a Chiusi, il Museo Nazionale Etrusco presenta la mostra “Goti e Longobardi a Chiusi” che verrà inaugurata sabato 12 giugno alle ore 12 e sarà visitabile fino al 31 marzo 2011. La mostra, che si svolgerà tra il Museo e la sala mostre dello stesso, raccoglie e consente al pubblico di vedere i materiali longobardi, goti e bizantini trovati in città e sul territorio fin dal 1800, consentendo di riconsiderare il ruolo di Clusium tra VI e VIII secolo d.C;
La mostra si apre in occasione della presentazione al pubblico del volume “Goti e Longobardi a Chiusi” della collana “I Tesori di Chiusi” che, edito da Banca Valdichiana Credito Cooperativo Tosco-Umbro, verrà presentato anch’esso sabato 12 giugno alle ore 10 presso il Teatro Mascagni di Chiusi. Il Volume, curato dalla professoressa Carla Falluomini è il terzo di una collana che ha visto la pubblicazione nel 1997 di Chiusi Cristiana e nel 2000 di Chiusi Etrusca e rappresenta una interessante e approfondita monografia sulla città di Chiusi in epoca longobarda.
Il 12 giugno saranno presentati alcuni oggetti mai esposti prima provenienti dalla nota necropoli di Arcisa; risale, infatti, al 1971, in occasione della “Mostra dei materiali della Tuscia Longobarda” curata da Alessandra Melucco Vaccaro, l’ultimo tentativo di ricomporre i corredi delle 10 tombe scavate nella necropoli dell’Arcisa a Chiusi con indagini regolari tra 1913 e 1914 da Edoardo Galli. Un nucleo di queste (tombe 1-5) sono ora esposte presso il Museo Nazionale Etrusco, insieme al gruppo di reperti trovati nel 1930 presso l’ex-Caserma dei Carabinieri da Doro Levi.
Il diffuso fenomeno, frequente alla fine dell’Ottocento, di vendere i pezzi “migliori” ritrovati da “scavini” di professione ha causato un impoverimento consistente della collezione longobarda chiusina, disperdendo in numerosi musei nazionali ed esteri i reperti più significativi. Il tentativo odierno è di ricomporre, nei limiti del possibile, la raccolta di reperti longobardi, goti e bizantini provenienti dalla città e dal territorio, imponendo il dato topografico sulla bellezza e eccezionalità degli oggetti.
Alla prima attuale esposizione, seguirà il 28 ottobre una seconda esposizione dedicata ai ritrovamenti di altre sepolture a Chiusi e sul territorio, approfondendo la dinamica dell’occupazione della città romana e tardo-romana e del territorio in relazione agli assetti geo-politici del periodo.
Banca Valdichiana, da oltre 100 anni Banca locale è da sempre impegnata nel sostegno non solo al tessuto economico e sociale del territorio ma anche alla sua valorizzazione dal punto di vista storico e culturale. La collana “I Tesori di Chiusi”, che sarà presentata completa delle tre pubblicazioni in occasione del 12 giugno, si propone, infatti, di ricostruire il glorioso passato della città di Chiusi. Numerosi nel corso degli ultimi decenni, gli interventi della Banca a sostegno della storia e della cultura; tra tutti: la costituzione del Museo della Cattedrale a Chiusi e il restauro dell’importante Tomba etrusca della Scimmia, sempre in territorio chiusino.
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