WASHINGTON – Sepolto per 65 ore sotto le macerie dell'Hotel Montana, il regista americano Dan Wooley si è curato le ferite grazie alle istruzioni per le fasciature trovate sul suo iPhone. Ferito ad una gamba e alla testa, racconta oggi il Daily Mail, Wooley aveva letto anche era meglio per lui non addormentarsi e aveva sistemato sull'iPhone una sveglia ogni 20 minuti.
Senza occhiali e nel buio sotto le macerie, il regista ha poi utilizzato la luce e la fotocamera del suo apparecchio per scattare foto e capire dove poteva sistemarsi meglio in attesa dei soccorsi. Wooley non era sicuro di poter sopravvivere e ha scritto anche sul suo block notes alcune parole destinate ai figli Josh, sei anni, e Nathan, tre. "Mi sono trovato in un grande incidente. Non arrabbiatevi con Dio. Sto pregando che Dio mi tiri fuori, ma potrebbe non farlo. Si occuperà comunque sempre di voi", si legge sulle pagine macchiate di sangue scritte dal regista.
Originario di Colorado Springs, Wooley lavora per l'organizzazione Compassion International ed era arrivato ad Haiti assieme al collega David Hames, che risulta ancora disperso. Salvato da una squadra di soccorritori francesi, è stato trasportato negli Stati Uniti dove ha potuto riabbracciare la moglie Christy e i bambini.
Articlolo scritto da: Adnkronos