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I cento anni della ‘matita di Dio’

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Roma – (Adnkronos) – Domani alle ore 16,15 presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, si terrà la solenne commemorazione di Madre Teresa di Calcutta in occasione del centenario della nascita.
A presenziare la cerimonia ci saranno, tra gli altri, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Cardinale Angelo Comastri arciprete della Basilica di San Pietro, Padre Sebastian Vazhakala, superiore e co-fondatore dei Missionari della Carità Contemplativi, Suor Jaonna, consigliera generale delle Missionarie della Carità, Mons. Prabhu Peter, Nunzio apostolico emerito dello Zimbawe e Guido Cammarano, collaboratore di Madre Teresa.
Una donna d'acciaio, di una grande finezza intellettuale, un genio della santità, la definisce Enzo Carra, deputato dell'Udc e autore di numerosi reportage televisivi, tra cui l'ultima intervista a Madre Teresa.
"Era il gennaio del 1995 – racconta Carra all'ADNKRONOS – e la incontrai in occasione di un mio viaggio a Calcutta, dove ero andato per scrivere una sceneggiatura". "Il regista mi chiese di fare un'intervista a Madre Teresa, così chiesi all'ambasciatore italiano – spiega Carra – ma la risposta è sempre stata negativa. Allora io, non del tutto convinto, uno dei primi giorni che ero a Calcutta andai a messa da lei. Erano le 5,30-6 del mattino e mentre salivo le scale per arrivare alla cappella una religiosa incrociò la mia strada: era Madre Teresa. Le chiesi di parlarle e lei mi invitò alla messa del giorno seguente. Dopo la celebrazione la raggiunsi e mi offrì del the con il latte e le raccontai del reportage che volevo realizzare. Lei si alzò andò nella sua stanza e scrisse a macchina una lettera che indirizzava a tutte le opere di calcutta, una sorta di 'lasciapassare' per permettermi di vedere la loro realtà da vicino".
"Una volta tornato, ripassai un'altra volta da lei che disse contenta del lavoro che avevo fatto perché aveva saputo che non avevamo infastidito nessuno. I volontari che si erano radunati attorno nell'occasione mi fecero una festicciola: è l'unico vero ricordo importante della mia vita. La sua umiltà – racconta ancora – è un insegnamento che resta all'umanità".

Articlolo scritto da: Adnkronos