Home Cultura e Eventi Cultura Il ‘Circo Gulliver’ al teatro Verdi di Monte San Savino

Il ‘Circo Gulliver’ al teatro Verdi di Monte San Savino

0

MONTE SAN SAVINO – “La metafora di Gulliver può parlare molto bene alle nuove generazioni: infatti I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift è un libro per fanciulli ma anche un formidabile atto di accusa contro gli uomini”. Con queste parole Gianfranco Pedullà, regista e Presidente della Rete Teatrale Aretina, presenta “Circo Gulliver” che andrà in scena al Teatro Verdi di Monte San Savino venerdì 15 gennaio alle ore 21,15. Lo spettacolo è frutto di un progetto elaborato dalle Compagnie Giallo Mare Minimal Teatro e dal Teatro Popolare d’Arte, in collaborazione con Officine della Cultura che ha curato la realizzazione delle musiche attraverso un laboratorio produttivo, e la Rete Teatrale Aretina, Officina Teatri/Rete Empolese dei Piccoli Teatri, la Rete Teatrale Pisana. “Nel testo originale di Swift – prosegue Pedullà che ne cura la regia insieme al collega Renzo Boldrini – è evidente una critica feroce, grottesca, paradossale della società del tempo. Noi non proponiamo una rivisitazione storico-filologica ma una rilettura sulla nostra contemporaneità: chi è oggi Gulliver, chi sono gli stranieri, quali sono i mondi sconosciuti, esistono mondi sconosciuti? Insomma un Gulliver da Swift e non di Swift, una rilettura dei mitici viaggi di Gulliver in odierni paesi dei giganti e dei lillipuziani. Una favola moderna dove la figura di Gulliver diventa il perno intorno al quale ruota una scalcinata trasmissione di una piccola televisione di provincia dal titolo Circo Gulliver, nella quale un anonimo concorrente viene inviato verso isole sconosciute da una crudele presentatrice. Come il grande avventuriero creato dalla fantasia di Swift il nostro concorrente entra casualmente nei meccanismi della trasmissione televisiva e supera le classiche tre prove previste per uscirne cambiato. In particolare lo cambierà la conoscenza del giovane immigrato – che in trasmissione è l’aiutante della presentatrice – che gli racconta, ad un certo punto, la durezza della sua esperienza di emigrazione. Lo cambierà anche il venire a conoscenza dell’esistenza di una vera grande isola di plastica, un continente nuovo creato dalle plastiche gettate in mare dalle nostre società consumistiche: un mare di plastica enorme, collocato fra le Haywai e l’Oceania, che sta contribuendo a uccidere il nostro pianeta. Questa favola è anche una riflessione amara ma vitale, reattiva sui limiti e le contraddizioni della nostra epoca, così ricca di inedite possibilità e di sconosciuti disastri”.

Il progetto di coproduzione fra le compagnie Giallo Mare Minimal Teatro e Teatro Popolare d’Arte segna l’incontro progettuale fra due compagnie storiche del teatro toscano che nel corso della loro lunga attività professionale hanno dedicato molta attenzione ai pubblici dei propri territori. Il progetto si sta poi sviluppando attraverso laboratori con le scuole, preparazione dei pubblici alla visione dello spettacolo, incontri con gli insegnanti, laboratori per giovani attori e musicisti. Una produzione in forma di progetto che – sostenuto da Sipario Aperto della Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo e Pisa e dal Circondario Empolese – intende promuovere la sperimentazione di forme nuove di produzione teatrale: produzioni relazionate a determinati territori favorendo la formazione di pubblici attenti e critici ma anche produzioni attente ad un linguaggio di qualità ma aperto a tutti i livelli di fruizione.