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Il ministro per lo sviluppo economico diffidente sulle scelte di Fiat

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Il ministro per lo sviluppo economico diffidente sulle scelte di Fiat

ROMA – ''Non è opportuna in questo momento e rende più difficile questa vertenza''. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola ai microfoni di Sky Tg24, parlando della decisione presa dalla Fiat di fermare tutti gli stabilimenti di Fiat Auto per due settimane mettendo i lavoratori in cassa integrazione. Una decisione di cui, ha evidenziato il ministro, il Governo non era a conoscenza.
"Proprio in questi giorni che stiamo affrontando la delicata vicenda della Fiat a Termini Imerese e quindi il piano complessivo della Fiat in Italia – ha rimarcato Scajola – questa rapidità di decisione dell'azienda di annunciare già da oggi, e di avviare a fine mese, la cassa integrazione per tutti gli stabilimenti Fiat mi pare una decisone non opportuna. Con la Fiat i nostri contatti sono continui ma non sapevamo dell'annuncio di ieri. Mi auguro che si possa riannodare il filo ma questa decisone rende più difficile la vertenza''.
A proposito del calo degli acquisti delle auto a gennaio, il ministro ha evidenziato che è dovuto all'effetto "boomerang degli incentivi. Il mercato – ha osservato – è stato in qualche modo drogato, in modo specifico l'anno scorso, negli ultimi mesi, con grande recupero di vendite. Ci aspettavamo che a gennaio la domanda sarebbe stata in forte calo''.
Per rilanciare i consumi, ha proseguito Scajola, il governo sta ''valutando di ripetere" gli incentivi "non solo per l'auto ma anche per gli altri settori". Anche se si tratta "senza dubbio di un fenomeno che turba l'andamento normale del mercato. Tanto è vero che noi stiamo pensando di farlo per un periodo limitato e per una cifra meno consistente''.
Duro il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni . "E' singolare – ha osservato – che la Fiat si incontri con noi, sotto Natale, che ci si dia appuntamento a Palazzo Chigi per dopo Natale, a gennaio, e che nel mezzo, quando si prepara l'incontro, ci faccia trovare 30mila cassa integrati. E' un modo molto singolare: qualcuno lo chiamerebbe 'ricatto'".
Il leader della Uil Luigi Angeletti, da Palermo, chiede alla Fiat di "dire come si garantisce una produzione industriale a Termini Imerese per salvaguardare i livelli occupazionali e lo sviluppo".

Articlolo scritto da: Adnkronos