Arezzo – L’Associazione Panificatori Aretini denuncia la speculazione in atto da quest’estate sul mercato mondiale dei cereali.

“In soli due mesi, tra luglio e agosto, il grano è quasi raddoppiato, passando da 14 a 26 euro al quintale – dice il vicepresidente dell’organizzazione provinciale Tommaso Moretti – con ovvie ricadute sul costo della farina, aumentata per fortuna solo di 8 euro al quintale. Dico “solo” perché in realtà i mugnai, per mantenere i livelli di redditività dell’inizio estate, avrebbero dovuto applicare un rialzo di almeno 14 euro, invece hanno scelto di resistere sperando che la speculazione si risolva in una bolla di sapone, come è successo tre anni fa. Ma stanno lavorando in perdita e non si sa per quanto possano ancora farcela”.

“Per quanto riguarda noi panificatori – prosegue Moretti – abbiamo assorbito il rialzo della farina senza toccare i prezzi ai consumatori. Ma vogliamo mettere in guardia tutti da ciò che sta accadendo a livello internazionale”.

“Invitiamo quindi le autorità preposte e le associazioni dei consumatori a combattere insieme alla nostra categoria per vigilare sul mercato, prima che la speculazione arrivi inevitabilmente a colpire l’ultimo anello della catena: le famiglie”.