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Il Napoli fa festa, la Juve non c’è più

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Il Napoli fa festa, la Juve non c’è più

NAPOLI – Il Napoli stende 3-1 la solita Juventus inguardabile e la aggancia in classifica, a 3 punti dalla zona Champions League. Gli azzurri dominano per 90' contro una squadra che tira in porta solo una volta e che si sbriciola dopo 45 minuti in trincea. Partenopei e bianconeri hanno 45 punti e, in teoria, possono aspirare al quarto posto che il Palermo occupa a quota 48. Se però il Napoli può contare su gioco e condizione fisica, la Juve è una formazione sgangherata alla deriva, capace di regalare soddisfazioni a qualsiasi avversario.
Il risultato che matura al San Paolo è l'epilogo naturale di un incontro a senso unico. Il Napoli, a secco di vittorie dal 24 gennaio, comincia con atteggiamento aggressivo. I bianconeri non riescono a mettere la testa fuori dalla propria metà campo fino al 7' ma alla prima azione offensiva colpiscono. Sulla punizione da destra, nessuno si preoccupa di Chiellini: il difensore, dopo la deviazione di Del Piero, è libero di insaccare con un comodo colpo di testa per l'1-0. Il nervosismo domina: contrasti duri, proteste e colpi proibiti. I padroni di casa provano a reagire e si fanno vivi con le conclusioni di Quagliarella e Lavezzi: Manninger è attento in entrambe le occasioni. I bianconeri soffrono ma al 32' vanno vicini al raddoppio. Zebina trova una prateria sulla fascia destra e arriva ad un passo da De Sanctis prima di vanificare tutto con un tocco maldestro. Il francese combina un guaio peggiore all'inizio della ripresa. Dopo appena 35 secondi, strattona Quagliarella: per l'arbitro Rizzoli è rigore. Sul dischetto di presenta Hamsik che non sfrutta la chance: traversa scheggiata.
Lo slovacco, infatti, si riscatta poco dopo. Camoranesi perde palla nella propria metà campo, Quagliarella cross e Hamsik è puntuale all'incornata: 1-1 al 50'. Gli azzurri continuano a spingere e creano almeno due nitide occasioni: colossale quella che Maggio sciupa al 61', quando tutto solo non inquadra la porta con un colpo di testa. Il 2-1 si materializza al 71': Manninger esce in maniera inguardabile, Quagliarella ringrazia e segna.
La Juve avrebbe il tempo per abbozzare una reazione. I minuti a disposizione ci sono. Energie, gioco e idee, invece, no. Per vedere una parata di De Sanctis bisogna aspettare l'84', quando il portiere partenopeo blocca la conclusione di Marchisio. Il Napoli non si spaventa nemmeno un po' e all'87' completa la festa. Lavezzi, completamente ignorato dai difensori avversari, imbuca il pallone del 3-1. Il San Paolo esulta, la Vecchia Signora torna a casa con l'11° k.o. del torneo: se non è record, manca poco.