AREZZO – Andrea Giampietro è nato ieri e vissuto fino ad oggi in uno spazio indefinito, senza tempo.
Nell’ambito di tale spazio ha vagato alla ricerca di se stesso, affrontando i propri spettri, le proprie angosce, i desideri rimossi, le inibizioni, ed è giunto, alfine, a questa sua prima raccolta di poesie, l’inizio del suo percorso descritto attraverso il meraviglioso mezzo quale è la scrittura.
Ed ecco che l’arte poetica e l’arte amatoria in lui si fondono, come è giusto che sia, essendo contestualmente strumento ed oggetto l’una dell’altra, e in una perfetta armonia wagneriana ritroviamo passioni, dolori, amori trovati e abbandonati, vissuti e smarriti, ricondotti tutti nel fiume impetuoso grigio e verde dal fondo a sassolini, che ci trasporta nell’universo che tutti abbiamo dentro, bello e brutto insieme, uguale per tutti ma in gran parte sconosciuto ai più.
Buona lettura, dunque, e buon viaggio all’interno dell’universo di questo giovane esploratore.

Andrea Giampietro, nasce in Abruzzo il 3 dicembre 1985. Dopo una difficile infanzia segnata dall’abbandono e dalla repressione, egli cerca disperatamente la propria forma espressiva, dapprima nel disegno ed in seguito nella recitazione.
L’adolescenza, segnata da eccessi e disordini, sfocia nella difficile presa di coscienza della propria condizione di nevrotico; tale consapevolezza lo porterà a ritirarsi dal mondo per condurre una vita al limite dell’anacoresi. Comincia allora i suoi studi psicoanalitici, e si interessa intensamente al pensiero freudiano, che elabora in modo tale da farne il principale strumento interpretativo della propria indagine filosofica e poetica.
A ventitre anni inizia l’appassionata scoperta dei grandi poeti francesi del’Ottocento, quali Baudelaire, Verlaine, Rimbaud e Mallarmé, nonché del supremo Edgar Allan Poe. Fondamentale il confronto con la poetessa italiana Alda Merini, sua ideale compagna nell’estremo viaggio tra le oscurità e le esaltazioni della passione e del pensiero. All’inizio del 2010 pubblica la sua prima raccolta di poesie, dal titolo “Il paradiso è in fondo” (Lepisma Edizioni). Assiduo è pure il suo lavoro come traduttore, sia dei suoi amati poeti francesi, e sia del celebre “Corvo” di Poe.
Oggi Andrea Giampietro è di certo più felice che in passato, grazie soprattutto al suo matrimonio e alla sua prossima paternità.