Home Attualità Economia Il patto di stabilità mina i cantieri

Il patto di stabilità mina i cantieri

0
Il patto di stabilità mina i cantieri

AREZZO – Lavorare oggi. Riscuotere? Boh. Questa la situazione delle imprese del settore edile che operano con gli enti pubblici. “Siamo inchiodati dagli effetti devastanti dei paletti imposti dal cosiddetto “patto di stabilità” – ricorda Tiziano Ranieri, Presidente Cna della categoria. Una norma di origine comunitaria che il Governo nazionale non ha inteso modificare e che oggi costringe all’angolo le imprese in genere e quelle artigiane e PMI in particolare. Queste basano la loro attività anche nella riscossione in tempi ragionevoli del lavoro svolto. Oggi non è assolutamente possibile parlare di tempi ragionevoli”
Cna Costruzioni aveva apprezzato l’iniziativa della Regione Toscana che con un finanziamento di 100 milioni di euro era venuta in aiuto degli enti locali per anticipare i pagamenti alle ditte. Questo provvedimento, alla fine, ha soddisfatto solo 32 comuni su 287. Quindi iniziativa buona ma insufficiente.
Inoltre gli enti pubblici che devono approvare i bilanci di previsione 2010 entro il 30 aprile si sono ritrovati a subire ulteriori penalizzazioni per i pagamenti nell’anno corrente. La situazione, quindi, non solo non migliorerà ma è destinata a peggiorare.
“Moltissime aziende – conclude Ranieri – sono in estrema difficoltà. Senza una forte azione degli enti pubblici, sostenuti anche dalle nostre associazioni di categoria, c’è il rischio chiusura per molte aziende. Quella dei pagamenti è l’emergenza più grande – conclude Ranieri – ma una volta modificati i parametri del patto di stabilità sarebbe possibile mettere in circolo una mole di lavori capaci di arginare almeno in parte la crisi”.