AREZZO – <<In merito alla vicenda di Rinaldo Serafini sento il dovere di intervenire per portare un contributo di chiarezza su tutta questa triste vicenda.
Mi sono astenuto fino adesso da interventi pubblici per il rispetto e per l’amicizia che ho verso Rinaldo e la sua famiglia, ma di fronte a continui tentativi di falsificare la realtà si rende necessario spiegare alcune cose.
Tutti sanno, specialmente chi riveste un ruolo pubblico nelle istituzioni, che gli interventi di natura sociale che hanno a che fare con contributi, assegnazioni di alloggi, sostegno alle famiglie, sono di competenza del Comune di residenza dei vari richiedenti.
Il comune di Anghiari circa 5 anni fa si è interessato alla vicenda di Rinaldo non perché ne aveva competenza ma solo per cercare di dare un contributo serio e costruttivo ad una difficile situazione. Allora feci personalmente, assieme ad alcuni amici di Rinaldo, la proposta al Comune di Sansepolcro di uno scambio di alloggi di edilizia popolare. Mi spiego: il comune di Anghiari, ove vive il padre di Rinaldo, non ha tra gli appartamenti di edilizia popolare alloggi con il superamento delle barriere architettoniche mentre Sansepolcro ne disponeva. Noi proponemmo di mettere a disposizione un nostro appartamento, per una famiglia di Sansepolcro , in cambio dell’assegnazione a Rinaldo e alla sua famiglia di quell’ alloggio che gli avrebbe consentitio di vivere dignitosamente. La nostra proposta per vari motivi, che non biasimo, non fu accolta dal comune di Sansepolcro. Così stanno le cose. Cercare di trascinare in assurde polemiche e responsabilità il Comune di Anghiari su questa vicenda lo trovo fortemente scorretto e scusate il termine forte anche un po’ squallido. Concludo che a dimostrazione di quanto affermato, Rinaldo è stato residente negli ultimi 10 anni solamente 10 mesi nel comune di Anghiari (nel 2006) per favorire la soluzione da noi proposta e sopra illustrata. Nel momento in cui tale iniziativa non trovò accoglimento è rientrato a Sansepolcro dove risiede praticamente ininterrottamente da 10 anni.
Scusandomi ancora con Rinaldo e la sua famiglia, ma tanto dovevo per onore di verità.>>

Il sindaco
Dott. Danilo Bianchi