AREZZO – Il dono dell’Arcivescovo Fontana dimostra come si possano e si debbano unire i valori alle azioni concrete. In un momento di gravissima crisi economica e sociale, egli ha fatto la scelta di un gesto concreto ma altamente simbolico.
Un esempio da seguire perché il sostegno a chi oggi vive situazioni difficili e drammatiche non può essere “rinviato” in attesa di un’auspicabile ripresa economica. E’ necessario fare qualcosa subito. L’Amministrazione comunale è quotidianamente impegnata con i suoi servizi sociali ma l’esempio dell’Arcivescovo Fontana deve indurre tutti ad agire anche a livello personale. E quando dico tutti, voglio cominciare proprio dal Sindaco. Mentre invito tutti a seguire, nei modi e nelle forme che riterranno opportune, l’esempio dell’Arcivescovo Fontana, ho deciso di mettere a disposizione delle iniziative di solidarietà, il ricavato di una mostra di miei quadri che intendo organizzare nel mese di settembre.
Rispondendo all’appello della Chiesa aretina, i cittadini, le imprese, gli amministratori, gli artisti possono mettere a disposizione di un grande progetto di solidarietà non solo contributi di natura economica ma anche “espressioni” delle loro attività e delle loro creatività, passioni ed interessi culturali.