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Il vademecum per la raccolta dei funghi

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Roma – (Adnkronos/Ign) – Con l'arrivo dell'autunno si riapre la stagione dei funghi e, come tutti gli anni, sono molti gli appassionati che si avventurano all'interno dei boschi, spesso incorrendo in spiacevoli episodi. Al fine di evitare incidenti, il Corpo Forestale dello Stato fornisce alcuni consigli utili agli amanti di questa attività.

Ecco il vademecum messo a punto:
1. Documentarsi sull'itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie abilità fisiche e psichiche;

2. Comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l'escursione;

3. Evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso;

4. Consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l'evoluzione delle condizioni atmosferiche. In caso di maltempo non sostare in prossimità di alberi, pietre e oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini;

5. Scegliere l'abbigliamento e l'attrezzatura adatta all'impegno e alla lunghezza dell'escursione: si consigliano calzature da trekking, cellulare, lampada e coltello;

6. Se non si è certi della commestibilità del proprio raccolto, effettuare un controllo presso gli Ispettorati micologici o l'Azienda sanitaria locale;

7. Il raccolto giornaliero non deve superare i tre chili per persona;

8. Non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio;

9. Pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità;

10. I funghi raccolti devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L'utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto;

11. In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale del Corpo Forestale dello Stato. Il Corpo Forestale dello Stato ricorda inoltre che "la raccolta e la commercializzazione dei funghi è disciplinata da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni, e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attività è consentita. Tali norme vietano inoltre la raccolta dei funghi nelle aree protette, quali riserve naturali e parchi nazionali, e la raccolta nelle ore notturne, sia per salvaguardia dei funghi stessi, sia per motivi di sicurezza".
"Ogni violazione delle norme – ricorda il Corpo Forestale – comporta la confisca dei funghi raccolti (fatta salva la facoltà di dimostrarne la legittima provenienza) e l'applicazione, da parte delle competenti Autorità, di sanzioni di tipo amministrativo che variano a seconda dell'illecito commesso".
Il Corpo forestale dello Stato ricorda infine "che la raccolta dei funghi è comunque subordinata a obiettivi generali di conservazione dell'integrità territoriale e degli equilibri degli ecosistemi. Pertanto, chi in generale ama la natura e in particolare chi ama andare per boschi a cercare funghi dovrebbe assumere un comportamento adeguato e rispettoso, evitando di sconvolgerne gli equilibri con comportamenti inopportuni. Non è raro infatti trovare funghi danneggiati a calci o bastonate, oppure gettati via dopo essere stati raccolti, a seguito di dubbi o ripensamenti circa la loro commestibilità".