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Inail, sono 3,4 mln gli stranieri assicurati

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Inail, sono 3,4 mln gli stranieri assicurati

ROMA – In Italia, sono 3.400.000 gli stranieri assicurati all'Inail. Il dato e' stato reso noto oggi al Forum Pa, nel corso del convegno 'Il lavoro, gli infortuni e le malattie professionali degli stranieri'. "Il numero degli assicurati -ha spiegato a LABITALIA Adelina Brusco, consulenza e statistica attuariale Inail- nel corso degli anni e' aumentato. Nella rilevazione sono inclusi anche coloro che hanno prestato la propria attivita' professionale per un giorno, oppure a tempo determinato o stagionale".
"I settori piu' a rischio -ha spiegato- sono per gli uomini costruzioni, trasporti, tutta la metallurgia e l'industria pesante. Per le donne, invece, il maggiore rischio di incidenti proviene dal terziario, anche se si contano indici di incidenza elevata anche nell'industria pesante".
"Ovviamente -ha sottolineato Adelina Brusco- le donne sono prevalentemente occupate in settori poco pesanti, tuttavia cio' non diminuisce il rischio di infortunio per quell'esiguo numero che presta la propria opera nei settori industriali".
"Per la nostra indagine -ha ricordato Daniela Gallieri demografa ed esperta informatica presso la direzione centrale Servizi informatici e telecomunicazioni Inail- abbiamo suddiviso i lavoratori stranieri in due categorie diverse: i primi che provengono da Paesi a forte pressione migratoria, come Romania, Albania, Marocco, Algeria e Paesi africani ed asiatici. I secondi, invece, che provengono da Paesi a sviluppo avanzato, come Svizzera, Germania e Francia".
"Nel secondo caso -ha affermato- abbiamo osservato un comportamento molto piu' simile a quello dei lavoratori italiani, a differenza del secondo".
"L'indice di incidenza infortunistica -ha continuato Daniela Gallieri- di coloro che provengono da Paesi a forte pressione migratoria e' piu' alto rispetto agli altri. Cio' dovra' portare, per le politiche sociali ad un focus maggiore in quanto sono lavoratori ad alto grado di rischiosita'. Si tratta, infatti, di persone impiegati in lavorazioni prevalentemente manuali e con una formazione professionale abbastanza insoddisfacente alle spalle".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Labitalia