Arezzo – Entra nel vivo la campagna di vaccinazione contro l’influenza. Secondo gli esperti, contrariamente agli altri anni, il picco influenzale è atteso in anticipo, per il prossimo mese di dicembre, ma sono ancora pochi i cittadini – ultrasessantacinquenni e soggetti a rischio – ad essersi vaccinati. “Considerato che la protezione dal virus compare dopo circa due settimane dalla vaccinazione, si legge in una nota inviata dalla Asl, è proprio questo il momento ideale per vaccinarsi”.
“Ad oggi – afferma l'Azienda sanitaria – i 104 Medici Medicina Generale della Zona aretina hanno vaccinato circa 20.000 utenti tra gli ultrasessantacinquenni e le altre categorie a rischio per la presenza di una qualche patologia, come diabete, cardiopatia, patologie respiratorie o perchè adibiti a lavori di primario interesse collettivo (es. personale sanitario, insegnanti ecc).
A circa 8000 di questi (ultra 75enni), previo consenso, è stato somministrato un vaccino adiuvato, ovvero, che ha una maggiore efficacia e che è indicato soprattutto nelle persone maggiormente a rischio di complicanze, come appunto la popolazione più anziana.
Poco più di mille, invece, i bambini vaccinati dai pediatri (sedici quelli della zona aretina), mentre nei distretti cittadini e al Servizio di Igiene pubblica, si sono presentati solo 350 persone, a dimostrazione del fatto che medici di medicina generale e pediatri sono i principali punti di riferimento dei cittadini anche per gli interventi di prevenzione”.
L’Azienda sanitaria ricorda che la vaccinazione è effettuata anche a domicilio, nei pazienti allettati e nelle RSA dai medici di famiglia e che i distretti socio-sanitari della Zona Aretina in cui è possibile vaccinarsi sono quelli di via Guadagnoli ad Arezzo (il sabato dalle 10 alle 12), a Subbiano (martedì dalle 10 alle 12), a Badia al Pino (venerdì 9,30-11,30), a Monte San Savino (10,30-12,30). Ad Arezzo è possibile rivolgersi anche al Servizio di Igiene Pubblica dell'Ospedale San Donato, il mercoledì dalle 9 alle 11.
Alla Vaccinazione antinfluenzale si affianca quella contro le infezioni da pneumococco, indicata soprattutto negli anziani residenti in strutture di ricovero e la prevenzione dell'osteoporosi attraverso la consegna di fiale di vitamina D ai vaccinati.