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Irlanda, accordo sul piano da 85 miliardi

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Irlanda, accordo sul piano da 85 miliardi

Bruxelles (Adnkronos/Aki/Ign) – Manca solo la formalizzazione finale per il piano di aiuti all'Irlanda dopo la riunione dell'Eurogruppo. L'intesa è stata raggiunta sul pacchetto da 85 miliardi di euro da concedere a Dublino. Ora alla riunione dell'Ecofin dovrebbero essere chiariti gli ultimi punti rimasti aperti tra cui quello sul tasso di interesse, e al cui termine è atteso il via libero definitivo agli aiuti Ue e Fmi.
A differenza del caso greco, ci sono infatti tre paesi Ue (Gran Bretagna, Svezia e Danimarca) che non fanno parte dell'eurozona ma che parteciperanno tramite un sistema complementare di prestiti bilaterali all'assistenza finanziaria Ue-Fmi. Del prestito, 35 miliardi saranno destinati esclusivamente al salvataggio del settore bancario irlandese.
Prima dell'Eurogruppo ed Ecofin, oggi chiamate alla riunione straordinaria a Bruxelles, convocata ieri su richiesta del ministro francese dell'Economia, si sono detti certi di giungere all'intesa i ministri delle Finanze belga, francese e inglese. "L'accordo su un piano di aiuti all'Irlanda è quasi chiuso", ha detto il ministro francese Christine Lagarde al suo arrivo a Bruxelles aggiungendo che "un piano da 85 miliardi di euro vale comunque la pena che sia discusso di persona qui a Bruxelles tra i ministri Ue".
L'Eurogruppo straordinario è stato preceduto da una serie di colloqui telefonici tra Ue e Bce con Parigi e Berlino. "Al fine di preparare queste riunioni, una concertazione telefonica – informa una nota di Commissione e Consiglio Ue – si è svolta tra il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet, la cancelliera tedesca Angela Merkel, e il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy".
''Spero che ci sarà un accordo unanime dei ministri delle Finanze per appoggiare l'Irlanda. E' nell'interesse dell'Irlanda ma è anche nel nostro interesse visto che oggi in Europa c'è una grandissima interdipendenza'', ha detto José Manuel Barroso ai microfoni della radio francese 'Europe 1'.
In Irlanda e in alcuni altri Stati membri, rileva Barroso, ''si sono raggiunti livelli insostenibili di indebitamento. E quando si arriva a questi livelli bisogna agire. Bisogna agire anche per ristabilire la fiducia che è importante. Perché senza fiducia non ci sono investimenti, non ci sono posti di lavoro e non c'è crescita''. Proprio per questo a livello europeo, aggiunge, ''bisogna continuare a fare investimenti riducendo alcune spese e aumentando alcune entrate''.
Dopo i casi della Grecia e dell'Irlanda, l'Europa ''ha tutti gli strumenti necessari per far fronte, nel caso in cui fosse necessario, ad altre crisi'', ha assicurato Barroso non sbilanciandosi sulla situazione della Spagna e del Portogallo. ''Non farò speculazioni. Lascio la speculazione ai speculatori''.
E comunque, sottolinea Barroso, ''la crisi non è europea, non è iniziata in Europa. Abbiamo dei problemi, delle difficoltà ma non è colpa dell'Europa. L'Europa protegge. Sarebbe molto peggio se non ci fosse l'area dell'euro''.

Articlolo scritto da: Adnkronos