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Italiani nel mondo: Bagnato (Atr), un successo ad alta quota

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Italiani nel mondo: Bagnato (Atr), un successo ad alta quota

Codroipo (Ud) – (Adnkronos) – E' un successo 'ad alta quota' quello di Filippo Bagnato, Amministratore delegato di Atr, l'azienda aeronautica italo-francese leader nella costruzione e vendita di aerei regionali. Una storia, la sua, cominciata in salita ''nel 2004 quando tornai a Tolosa come Ad in un periodo segnato dalla grave crisi seguita all'11 settembre, quando nessuno volava piu''', ha raccontato oggi parlando alla 'Conferenza dei protagonisti italiani nel mondo', in corso a Udine.
In quella situazione difficile ''ci ha salvato l'India, che in quel periodo aveva liberalizzato le compagnie aeree. A quel punto c'erano imprenditori coraggiosi indiani che volevano investire ma non avevano le competenze necessarie. Per questo abbiamo fornito loro il know how, mettendoci praticamente a 'costruire compagnie aeree', a partire dal reclutamento dei piloti e dei meccanici. Oggi l'India ha 100 Atr, su un totale di 800 nel mondo e con una rete che recentemente si e' estesa anche al Brasile. Cosi' da un fatturato di 350 milioni di dollari e 10 aerei venduti ogni anno, siamo arrivati a 1,4 miliardi con 60 aeroplani l'anno''.
Dal suo osservatorio a meta' tra Francia e Italia, Bagnato riconosce che la Francia, per quanto riguarda il supporto ai suoi connazionali all'estero ''e' un'arma letale, efficacissima'', mentre in Italia ''ho trovato a livello istituzionale, ovvero nei ministeri degli Esteri e della Difesa, un terreno fertile, fatto di persone propositive e disponibili, ma con l'handicap italiano caratterizzato dalla difficolta' nel passare dalle idee ai fatti''. Secondo Bagnato, infatti, nel nostro Paese ''bisogna lavorare per incrementare l'interoperabilita' fra i ministeri e se le modifiche organizzative a queste istituzioni fossero improntate a questo criterio si riuscirebbe a fare un salto quantico che inciderebbe notevolmente sul sistema Italia''. Un'altra necessita' – suggerisce Bagnato – e' quella ''di rinforzare i meccanismi di finanziamento all'export per assicurare il credito soprattutto a quelle aziende che operano nel mercato dei beni di investimento''.

Articlolo scritto da: Adnkronos