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L’aeroporto e le certezze dell’Assessore

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Arezzo – «Non bastano, a quanto pare, gli interventi ad orologeria di qualche associazione di categoria a favore dello svolgimento del servizio di aerotaxi presso l’aeroporto di Molin Bianco.
Ora scende in campo in maniera decisa anche l’Assessore Giustini il quale è certo che per il rilancio della città occorre potenziare l’infrastruttura.
Mi domando, con tutto il rispetto, se l’Assessore è certo di ciò che afferma perché ha effettuato uno studio economico-trasportistico personale o solo perché ritiene che le opere infrastrutturali si realizzano, o si ampliano, o si devono sfruttare di più solo sulla base del proprio pensiero o comune a solo una parte della collettività aretina. Nutrendo io dei dubbi sulla prima ipotesi, mi rimane la seconda.
Ed allora mi tocca ricordare all’Assessore che non basta aver inserito questa idea nel patto per lo sviluppo, per accontentare le associazioni e categorie economiche della città più o meno convinte di ciò, innanzi tutto perché non totalmente condiviso da tutte le forze politiche della maggioranza, ovvero nemmeno da tutti i consiglieri comunali della maggioranza (sempreché conti per un Assessore ciò che pensano questi ultimi).
L’assessore ovviamente non tiene in alcun conto le ricadute sulla qualità della vita, sull’ambiente e sulla sicurezza dei cittadini residenti o che lavorano nelle zone più vicine all’aeroporto.
Bisogna ancora ricordare all’Assessore che qualsiasi intervento presso l’aeroporto non era nei programmi di questa Amministrazione Comunale e che, anzi, nel piano strutturale che abbiamo approvato il 12 luglio 2007, quando egli non era ancora a Palazzo Cavallo, è stato già ritenuto che l’infrastruttura di fatto non ha futuro e che al suo posto dovrebbe nascere un parco.
E’ venuto il momento che si faccia una bella verifica di maggioranza su questo specifico argomento e così, chi vivrà, vedrà e si comporterà di conseguenza, compreso una parte dell’elettorato che voterà alla prossima primavera.
Per ultimo, rilevo invece con piacere che si vorrebbe agire anche nel campo dei collegamenti ferroviari, avviando un confronto con RFI ed LFI. Non è una novità. Ricordo di aver presentato alcuni atti di indirizzo a tal riguardo, compresa la richiesta di avviare un percorso finalizzato alla riapertura delle stazioni di Olmo e/o Rigutino con l’impiego della LFI. Possono essere utili, basta ripescarli nel posto dove sono andati a finire.»