Home Nazionale L’asta è un flop, invenduto il memoriale di Vittorio Emanuele III

L’asta è un flop, invenduto il memoriale di Vittorio Emanuele III

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ROMA – E' rimasto invenduto oggi all'asta Bloomsbury, a Roma, nelle sede storica di Palazzo Colonna, il Memoriale di Vittorio Emanuele III, itinerario storico e personale di tutti gli avvenimenti a cui prese parte, dal 1896 al 1946, proveniente da una collezione privata.
''Purtroppo – ha spiegato all'ADNKRONOS il responsabile di Bloomsbury, Fabio Massimo Bertolo- non siamo riusciti a raggiungere, durante l'asta, l'offerta minima per poterlo assegnare. Abbiamo sfiorato la soglia dei 19mila euro. Ricordo, pero', che per il prezioso documento era gia' stato avviato un procedimento di notifica da parte della Regione Lazio. Sara' mia cura, al piu' presto – ha annunciato – intavolare una trattativa privata con il Ministero dei Beni e delle Attivita' culturali''.
''C'e' un interesse reale per questi diari – ha proseguito il responsabile di Bloomsbury – Si tratta di un Memoriale estremamante sintetico, schematico, piuttosto un 'itinerario', 120 pagine annotate in bella grafia con sporadiche sottolineature in matita rossa. Vittorio Emanule III annotava ogni appuntamento''.
''Non solo quelli politici, ma anche quelli legati alla sfera privata. Il diario – ha spiegato ancora Massimo Bertolo – si apre con il ricordo a Mosca, il 1 giugno 1896, della futura moglie, Elena di Montenegro. 'We meet the first time', ci siamo incontrati per la prima volta, scrive il re d'Italia. Il diario si chiude, il 24 ottobre 1946, in italiano 'Nostre Nozze d'oro''.
''Quello che emerge da questi diari – ha spiegato ancora il responsabile di Bloomsbury – è l'immagine di un uomo che amava molto stare tra il popolo. Sono infatti numerosissime le visite nelle varie citta' della penisola. Sembra quasi da questo 'itinerario' che Vittorio Emanuele III preferisse , forse, delegare l'attivita' politica a Mussolini, conservando per lui viaggi e soggiorni all'interno di un Paese che amava profondamente. Nel diario, infatti, ogni anno e' scandidato da una esclamazione retorica, ma importante – ha concluso Bertolo – 'Viva il Re, via l'Italia. Ora piu' che mai'''.

Articlolo scritto da: Adnkronos